Il Milan ha battuto lunedì sera l'Inter a Riyadh e ha vinto l'ottava Supercoppa Italiana italiana della sua storia. Un trionfo storico, anche a livello di curiosità numeriche, per gli uomini di Sergio Conceicao…
STORICI NUMERI ROSSONERI
Tre curiosità dopo il successo del Milan in Supercoppa Italiana
Dopo Inter-Milan…
—I rossoneri, che non vincevano la manifestazione dalla stagione 2016/2017, infatti, hanno aggiornato un paio di statistiche…
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Quello di Tammy Abraham, intanto, è diventato il secondo gol del Diavolo segnato dopo il minuto 90 in Supercoppa Italiana, dopo quello di Marco Van Basten il 14 giugno 1989 contro la Sampdoria.
Theo Hernandez, poi, è il primo difensore del Milan a segnare nella storia della competizione.
Christian Pulisic, infine, è solo il secondo giocatore a segnare almeno due gol con il Milan in una singola edizione della Supercoppa Italiana, dopo Andriy Shevchenko il 21 agosto 2004 (tripletta contro la Lazio a San Siro).
Conceicao a caldo dopo il trionfo del Milan
—Conceicao, dopo il successo nel derby, è intervenuto ai microfoni di Mediaset. Di seguito le sue parole...
Ha battuto la Juventus, ha battuto l'Inter, ha vinto un trofeo. Ha dei poteri magici? "No, sono contento per i giocatori. L'ambiente non era il massimo. Avevamo pochi giorni per lavorare sui dettagli che erano importanti per me. I poteri magici ce li hanno i giocatori. È chiaro che ci sono delle cose che dobbiamo migliorare, ma loro sono coscienti di quelli. Abbiamo la Champions League e dobbiamo qualificarci per quella successiva, dove deve essere il Milan. Non al 7° posto dove è adesso. Da domani (martedì 7 gennaio, nda) pensiamo al Cagliari".
L'intervallo è stato ancora una volta un momento chiave? "È stata una botta grande quando alla fine del primo tempo abbiamo preso gol e dopo nel secondo tempo prendiamo un altro gol. La rimonta vuol dire che la squadra ha carattere. Le partite vinte con queste due grandi squadre sono una prova. L'allenatore deve correggere nell'intervallo sempre, per questo mi pagano".
Con la Juve la squadra non accompagnava il giro palla, questa sera invece sì. Il Milan seguiva sempre l'Inter... "Bravo, tutti i reparti devono essere compatti. Io so che i difensori e i centrocampisti possono fare ancora meglio. Devono avere coraggio. Se vogliamo tornare il grande Milan che non ha paura e ha fame, dobbiamo metterci dietro ed essere compatti. Ovvio che non è facile neanche questo perché per migliorare l'intensità c'è bisogno di molto tempo. Comunque ancora complimenti ai giocatori che hanno capito cosa dovevamo fare per vincere".
La gestione di Leao come sarà nei prossimi mesi? "Leao è un fenomeno. Io lo conosco da tanto tempo e gliel'ho detto a fine partita. Io sono un portoghese più intenso, lui è più rilassato. Lui c'ha tutto, deve capire solo due-tre cose che deve fare nel campo. Se mette tutta la sua qualità a servizio della squadra".
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