Tradizionalmente, i grandi giocatori sono quelli che, oltre alle grandi giocate, portano sul campo grandissimo spirito di sacrificio. Facendogli dunque diventare, agli occhi dei compagni e dei tifosi, veri e propri modelli da seguire e imitare. Christian Pulisicè senza ombra di dubbio uno di questi.
Pulisic l'instancabile
Christian Pulisic: gol, fantasia e tanto sacrificio…
Come se ci fosse bisogno di un'ulteriore riprova, la Supercoppa Italianagiocata dall'americano è diventata un vero e proprio manifesto di abnegazione e fame di vittoria. Non che prima fossero delle caratteristiche a lui non proprie sia chiaro. Ma testimoniano ulteriormente, quanto il cambio di guida tecnica abbia inciso anche sulle fasi di non possesso e di recupero palla.
Difatti, la maggior aggressività voluta da Sergio Conceicao in fase di pressing, richiede a tutti gli interpreti maggiori sforzi. Ciò implicitamente significa: una quantità più elevata di chilometri da percorrere durante i novanta minuti.
Christian Pulisic primo per chilometri percorsi in Supercoppa:
—Quantità e qualità. E' capitato a tutti di sentire quest'ultima espressione per definire un certo giocatore capace di regalare grandissimi spunti e al contempo grande intensità. In tale categoria rientra sicuramente lo statunitense numero undici del Milan. Vero ago della bilancia, in positivo, di questa squadra.
Tornando però al tema cardine dell'articolo in questione, Pulisic in ambe due le partite di Supercoppa è stato il giocatore, tra i ventidue, ad aver percorso più chilometri: nella semifinale contro la Juventus 12.290, mentre invece, nella finale con l'Inter, 12.146.
Ciò nonostante, è stato fondamentale per la sua squadra anche in fase realizzativa. Basti pensare al rigore conquistato, con grande intelligenza, e poi trasformato contro i bianconeri. Per seguire poi con il grandissimo gol realizzato nella stracittadina con l'Inter e concludere con l'ancor più splendida imbucata che ha portato all'assist di Rafa Leao per Tammy Abraham.
E se nel corso della precedente stagione gli veniva contestato di non essere incisivo nelle grandi partite, in quella corrente ha fatto segnare un'importante inversione di marcia sin dal derby di campionato del 22 Settembre: con quella splendida serpentina che ha portato in vantaggio i suoi. Dimostrando dunque, di aver compiuto quel definitivo step per essere considerato a tutti gli effetti imprescindibile.
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