Cosa resta della prima di Conceicao in Serie A dopo la vittoria della Supercoppa?
Il Mantra di Conceicao
Conceicao e il suo mantra: Il calcio è semplice
Probabilmente per molti l’amaro in bocca, mentre per altri una nuova delusione dopo aver toccato il cielo con un dito il 6 gennaio. Invece per Conceicao la consapevolezza che il 100% non è sufficiente se si vuole risalire la classifica, ma si deve ambire a dare il 110%.
La situazione è palese a tutti, Conceicao ha reso lampanti i limiti della rosa milanista in vari passaggi nelle dichiarazioni post partita: “è stato il primo tempo più debole da quando sono allenatore…anche chi non capisce di calcio vede che ci sono problemi…devo adattarmi alla rosa che ho per la mia idea di calcio…a volte sembra che gli attaccanti debbano fare il tocco magico, ma il calcio è semplice: davanti alla porta devi essere egoista”.
Tradotto: sul mercato qualche accorgimento è necessario, gli attaccanti devono essere più concreti e la squadra deve switchare dal punto di vista mentale. Non accontentarsi del compitino e dell’estetica di una singola manovra, ma guardare più al concreto cercando di focalizzarsi esclusivamente sul risultato finale da raggiungere, ossia la vittoria.
Belli fino ad un certo punto, a Conceicao interessa esclusivamente vincere e vuole che così sia anche per tutta la compagine rossonera.
—A questo va aggiunta la dichiarazione forte della conferenza della vigilia, quando ha dichiarato: “il nostro è un lavoro, non un hobby”, come a sottolineare che i risultati sono l’unica cosa che conta.
Sicuramente la frustrazione e l’insoddisfazione per l’ennesimo passo falso in campionato rimangono, è innegabile, ma il processo di trasformazione è iniziato e non sarà un pareggio ad interromperlo.
Una massima dello scrittore, saggista e teologo britannico Clive Staples Lewis sembra calzare perfettamente a pennello per sintetizzare il compito di Conceicao: “Non puoi tornare indietro e cambiare l'inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale”.
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