IMPOSSIBILE ACCONTENTARSI

Sergio Conceicao, no: non è stata una conferenza banale…

Sergio Conceicao, no: non è stata una conferenza banale… - immagine 1
Nella consueta conferenza stampa della vigilia, Sergio dimostra di essere entrato pienamente nel mondo milanista.
Redazione Milanistichannel

D’altronde non poteva essere altrimenti dopo la vittoria della Supercoppa a Riyad. Il mister ha dimostrato di aver capito quali fossero i problemi della compagine rossonera in questi ultimi mesi quando ha dichiarato in apertura di conferenza: “Penso che non può lavorare al Milan chi per una Supercoppa è pieno. Abbiamo goduto tanto e abbiamo meritato, siamo a 17 punti dal vertice della  classifica. Un club che ha vinto 19 Serie A e 7 Champions non può avere la pancia piena per una Supercoppa. Dobbiamo cominciare a vincere e convincere già da domani per arrivare più in alto possibile. La Supercoppa è passata”.

Musica per le orecchie del tifoso rossonero 

E avviso ai naviganti lanciato dal tecnico, non sono ammesse distrazioni, l’obiettivo deve essere risalire la classifica e l’unico modo per

[an error occurred while processing this directive]

farlo è iniziando a vincere da domani sera. Un passaggio sul punto di vista tattico è stato necessario, infatti ad espressa domanda sull’assetto tattico migliore per questo Milan, il mister ha risposto: “L'importante è trovare un buon equilibrio per la squadra. Oggi un centrocampo a 3 può sembrare un pò più sicuro alla squadra. Quando ci sarà una conoscenza un pò iù grande di quello che vogliamo si può giocare anche col 4-4-2: si lavora.  C'è bisogno di tempo, è normale. Ma durante la partita io cambio, ci voleva qualcosa di diverso e mi pagano per questo, per aiutare la squadra con quello che vedo. Situazioni diverse si lavorano in allenamento. Il giocatore oggi come oggi è intelligente, devono sapere che lavoro fare per poi fare al meglio.”

Sergio Conceicao, no: non è stata una conferenza banale…- immagine 2

(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Quindi non aspettiamoci da ora alla fine della stagione, ma anche dall’inizio della partita alla sua fine un modulo cristallizzato, piuttosto una flessibilità tattica che porterà gli uomini di Sergio ad interpretare all’interno della stessa frazione di gioco, compiti diametralmente opposti. L’emblema di questa duttilità è Musah, capace di svolgere più compiti con la stessa intensità e voglia di incidere. Non è un caso che appena insediatosi sulla panchina rossonera, mister Conceicao abbia voluto dare immediatamente un ruolo centrale allo statunitense, il quale ha ripagato questa fiducia con l’autogoal provocato in semifinale e con una prestazione più che dignitosa nella leggendaria finale del 6 gennaio.

In conclusione possiamo dire senza tema di smentita che Sergio Conceicao sta cercando di trasmettere alla squadra la sua mentalità, una mentalità caratterizzata dall’impossibilità di accontentarsi dei traguardi raggiunti con lo scopo di puntare sempre più in alto. Una mentalità che sembra essere arrivata alla squadra, se si tiene anche conto alle delle dichiarazioni riportate sulla Gazzetta dello Sport di oggi da uno dei leader tecnici della squadra, ossia quel Rafael Leao che sembra avere tutta l’intenzione di recuperare il tempo “perso” in questi ultimi mesi.

tutte le notizie di