Thiago Scuro il DS che piace al Milan per la costruzione di un’identità sportiva

Thiago Scuro è all'interno della short list di nomi e il Milan è pronto all'ultimo casting per scegliere il prossimo Direttore Sportivo. Ormai Igli Tare è più lontano, anche se prima sembrava fosse la certezza, mentre Paratici per una rivoluzione di tutta l'area dirigenziale era finito ai margini già da tempo, ma dopo il volo di Giorgio Furlani a New York verso Gerry Cardinale, la partita DS per i rossoneri non si è ancora chiusa, anzi si è anche ampliata e tutto potrebbe ancora cambiare. Nella lista sono presenti altri due nomi: Markus Krosche di cui abbia già fatto una lunga analisi e Thiago Scuro. Se Paratici e Tare sono più conosciuti nel panorama italiano, gli attuali direttori sportivi di Eintracht di Francoforte e Monaco quasi nessuno li conosce. Allora andiamo alla loro scoperta. In questo caso analizziamo la figura atipica nel mondo del calcio di Thiago Scuro, il brasiliano con un passato da professore.

Thiago Scuro non è un classico DS che piace in Italia che fa tanti acquisti che lavora a stretto contatto con entourage dei giocatori durante il periodo del calciomercato.

Il motivo dell'interesse del Milan e di Furlani per Thiago Scuro

Adesso Thiago Scuro piace al Milan perché lavora con la squadra. La sua figura è importante all’interno di un club per il suo approccio umano e collaborativo ha sempre  messo in primo piano le relazioni con i calciatori, perché crede che siano fondamentali per dare un senso di appartenenza all’interno di una squadra di calcio infatti, il monaco ha osservato il suo lavoro a Red Bull. Bragantino decidendo di puntare su di lui dopo aver visto quanto ha lavorato a stretto contatto con giocatori e allenatori per sviluppare una cultura di squadra positiva. Una curiosità riguarda proprio il suo arrivo al Monaco. Scuro si presenta al centro del campo d’allenamento del Monaco per spiegare le sue metodologie e gli obiettivi per il club, direttamente ai giocatori.