Il Milan ha battuto ieri sera l'Inter a Riyadh e ha vinto l'ottava Supercoppa Italiana italiana della sua storia. Un successo da guinness dei primati anche per mister Sergio Conceicao...
IL PORTOGHESE NELLA STORIA ROSSONERA PER SEMPRE
Milan, Sergio Conceicao ha fatto meglio di Herbert Kilpin: ecco perché…
Milan, Conceicao meglio di Kilpin
—Come segnalato da Giuseppe Pastore su Instagram, infatti, il tecnico portoghese ha vinto la Supercoppa Italiana alla seconda partita ufficiale sulla panchina del Milan (nonché il 50esimo trofeo ufficiale del club).
LEGGI ANCHE
Conceicao, così, ha battuto un record che apparteneva addirittura al fondatore del Diavolo Herbert Kilpin - che nel 1901 aveva vinto lo Scudetto alla quarta partita ufficiale da allenatore.
Le parole di Conceicao dopo la vittoria con l'Inter
—Conceicao, ieri, è intervenuto ai microfoni di Mediaset dopo il successo nel derby. Di seguito le sue parole...
Ha battuto la Juventus, ha battuto l'Inter, ha vinto un trofeo. Ha dei poteri magici? "No, sono contento per i giocatori. L'ambiente non era il massimo. Avevamo pochi giorni per lavorare sui dettagli che erano importanti per me. I poteri magici ce li hanno i giocatori. È chiaro che ci sono delle cose che dobbiamo migliorare, ma loro sono coscienti di quelli. Abbiamo la Champions League e dobbiamo qualificarci per quella successiva, dove deve essere il Milan. Non al 7° posto dove è adesso. Da domani (oggi, nda) pensiamo al Cagliari".
L'intervallo è stato ancora una volta un momento chiave? "È stata una botta grande quando alla fine del primo tempo abbiamo preso gol e dopo nel secondo tempo prendiamo un altro gol. La rimonta vuol dire che la squadra ha carattere. Le partite vinte con queste due grandi squadre sono una prova. L'allenatore deve correggere nell'intervallo sempre, per questo mi pagano".
Con la Juve la squadra non accompagnava il giro palla, questa sera invece sì. Il Milan seguiva sempre l'Inter... "Bravo, tutti i reparti devono essere compatti. Io so che i difensori e i centrocampisti possono fare ancora meglio. Devono avere coraggio. Se vogliamo tornare il grande Milan che non ha paura e ha fame, dobbiamo metterci dietro ed essere compatti. Ovvio che non è facile neanche questo perché per migliorare l'intensità c'è bisogno di molto tempo. Comunque ancora complimenti ai giocatori che hanno capito cosa dovevamo fare per vincere".
La gestione di Leao come sarà nei prossimi mesi? "Leao è un fenomeno. Io lo conosco da tanto tempo e gliel'ho detto a fine partita. Io sono un portoghese più intenso, lui è più rilassato. Lui c'ha tutto, deve capire solo due-tre cose che deve fare nel campo. Se mette tutta la sua qualità a servizio della squadra".
© RIPRODUZIONE RISERVATA