Le parole di Conceiçao

Lecce-Milan, Conceiçao in conferenza: “Dalla partita contro il Cagliari abbiamo perso l’energia di Riyad”

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Giorno di vigilia di Lecce-Milan, partita fondamentale per provare a migliorare una classifica che necessita fortemente di punti. Queste le parole di Conceiçao in conferenza stampa...
Roberto Scerra Redattore 

Quella di avvicinamento al prossimo impegno di campionato, contro il Lecce degli ex Giampaolo e Ante Rebic, è stata una settimana decisamente atipica, stando al recente passato, per Sergio Conceiçao. Il riferimento è alla possibilità di lavorare, con maggior tempo a disposizione, alla preparazione della gara successiva. Sia chiaro, non che l'eliminazione della Champions League sia considerabile come un fattore positivo, ma il tecnico portoghese avrà a disposizione un numero più elevato di sessioni per poter, finalmente, imprimere il suo credo alla squadra. Del resto, l'importanza di quanto appena affermato, l'ha sottolineata anche lo stesso Conceiçaonella conferenza stampa di vigilia di Milan-Lazio.

Se quella contro il Lecce potrebbe apparire come una trasferta decisamente più agevole rispetto alle ultime, in quel di Torino e Bologna, i risultati degli ultimi due incroci dicono ben altro. Due pareggi. Tra l'altro, l'ultimo in ordine cronologico, caratterizzato dalle forti polemiche salentine per quanto accaduto sul gol del definitivo vantaggio di Piccoli. Qualora fosse stata convalidata, tale rete, avrebbe confezionato un'incredibile rimonta da parte degli uomini di D'Aversa.

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Il Via del Mare, però, rievoca anche i momenti della prima marcatura di Tijjani Reijnders in rossonero. Il centrocampista olandese, fresco di rinnovo, cercherà, senza ombra di dubbio, di ripetersi. Nell'ottica di poter coronare, questa sua importante settimana, con un successo in campo che ormai manca da troppe partite.

Con ogni probabilità, Conceiçao, scioglierà gli ultimi dubbi di formazione nel corso della giornata odierna. A tal proposito, i cambi nell'undici titolare dovrebbero essere molteplici, a partire dalla presenza di Sportiello fra i pali. Se quello riguardante l'estremo difensore è un cambio obbligato, per via della squalifica di Maignan, non si può dire lo stesso per altri. Le esclusioni eccellenti di Theo, Fofana, Leao e Gimenez saranno confermate? Ecco tutti i nostri dubbi di formazione.

A render ancor più burrascoso il processo di avvicinamento all'importante sfida, la questione legata al portavoce dello stesso tecnico portoghese. Difatti, Francisco Empis si  è dimesso dopo la bufera mediatica della tarda serata di ieri e di questa mattina.

Lecce-Milan, Conceiçao in conferenza stampa:

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Sulla serata di ieri e la mattinata odierna.

Conceiçao: "Anche a me mi dispiacciono queste situazioni. Voglio anche capire se è legale ciò che mi ha fatto questo mio ex collaboratore. Non so se pagato da qualcuno e lo dico pubblicamente, perché non si capisce. Una giornalista mi ha chiamato e mi ha inviato uno screen di questi punti ai quali si riferisce e mi dispiace anche per tutte le persone che lavorano qui al Milan. Noi tutti insieme abbiamo avuto una settimana pulita per lavorare con tutti e sono contento per quanto fatto dalla squadra. Sono uscito da una situazione non bella al Porto, dove tra l'altro, fino a questo momento non avevo mai rilasciato neanche un'intervista. Quel signore, ne risponderà nelle sedi legali."

Sulla settimana trascorsa.

Conceiçao: "Per me è stato importante lavorare con tutti i giocatori. Poi se un giocatore del Milan viene a Milanello e dobbiamo parlare di voglia c'è già qualcosa che non va bene. In allenamento vedo chi mi da più garanzie e poi sceglierò io la squadra e la strategia per vincere la partita."

Come si esce da questo momento negativo.

Conceiçao: "Coi risultati. Per ottenerli abbiamo bisogno di lavorare al massimo e pensare che, alcuni episodi che succedono in partita, possono anche arrivare a favore. Non c'è altra strada se non il lavoro, con la massima convinzione su quello che stiamo facendo."

Come farai a tenere la squadra "attaccata" a questa stagione?

Conceiçao: "Da quando sono arrivato,  ogni 3-4 giorni abbiamo avuto sempre partite decisive in diverse competizioni. Guardando il derby di Coppa Italia e le dichiarazioni di Simone Inzaghi loro possono vincere tre titoli, ma noi due nonostante la stagione negativa. So che è banale ma dobbiamo pensare partita per partita."

Stando con questi ragazzi hai la sensazione che abbiano la voglia di uscire da questa situazione?

Conceiçao: "Si, sono convinto. Quando siamo arrivati qua abbiamo avuto dieci giorni incredibili, grazie alla Supercoppa, e dalla gara col Cagliari si è un po persa l'energia di Riyad. Anche se con sofferenza abbiamo vinto fino a Zagabria e come media punti eravamo indietro solo al Napoli. Anche dopo il Feyenoord abbiamo perso, nuovamente, quell'anima. Ma non dobbiamo farlo e provare a uscirne da domani. A me mi costa molto quanto sta succedendo. L'unica via, per uscirne, è quella di vincere e guardare al futuro."

Sui big.

"Sono il primo che voglio vincere. Sarei masochista a non mettere quelli che io penso siano gli undici migliori per vincere la partita. Scelgo in base a quella che è stata la settimana, oltre allo stato di forma dei giocatori. Sono io il leader, sono io il big e sono io che pago."

Sul momento in cui si vedrà il nuovo assetto della squadra.

"Stiamo lavorando, è stata una settimana importante, nell'evoluzione dei singoli e nelle dinamiche di squadra, quando abbiamo la palla e, principalmente, quando non l'abbiamo."

C'è qualche giocatore che non ha smaltito completamente l'infortunio come Gimenez?

"E' arrivato in un campionato che non è per niente facile, con tutto il rispetto per l'Olanda e il Portogallo. E' in un periodo di adattamento ad esso è facile fare subito tanti gol. Poi, non abbiamo castrato le sue qualità. E' molto concentrato sul suo lavoro. Ho visto tanti attaccanti che hanno fatto un po di fatica una volta arrivati in Italia."

Sugli errori nei momenti topici.

"Noi cerchiamo di tranquillizzare i giocatori in quei momenti, non è che se le cose non vanno bene dobbiamo reagire con poca intelligenza in questi momenti importanti. E' chiaro che quest'anno l'ambiente, sin dall'inizio, non sia bellissimo ma dobbiamo concentrarci sulle cose che può controllare la squadra. Poi, sono momenti della squadra e della nostra vita, dove si cerca di fare il passo giusto ma può non accadere."

Dove ha sbagliato Conceiçao in questi mesi?

"Ho sbagliato come sbagliano tutti gli allenatori. Nelle dinamica di una squadra, ho le mie caratteristiche personali e quello che faccio, lo faccio per dare il meglio alla squadra. Fuori dal gioco della squadra e dal calcio, io e il mio staff abbiamo le nostre dinamiche che cerchiamo di trasmettere ai giocatori. Sicuramente, a livello di gioco, di scelta degli undici e di cambiamenti tutti gli allenatori sbagliano e io di certo non sono diverso, cerco di farlo il meno possibile."

Dall'interno come state vivendo questa situazione?

"Cerchiamo di essere molto concentrati sul lavoro e sugli aspetti che possiamo controllare. Tutte le persone che accompagnano la squadra, Zlatan e Moncada, sono tutti i giorni qua. Mi ricordo che qualcuno che è stato anche mio allenatore, come Arrigo Sacchi, mi aveva detto, due mesi fa, che fossi un signor allenatore e oggi mi spacca tutti i giorni. Ma è la sua opinione, anche perché è un momento negativo. Questo per dire che noi dipendiamo dal momento, se il momento non cambia le persone sono libere di dire quello che vogliono."

In questo percorso di due mesi, cosa è cambiato da Riyad, in merito ai giocatori più rappresentativi?

"Ci sono due cose, l'allenatore coi giocatori e l'uomo coi giocatori. Ho sentito uno dei migliori al mondo, Carlo Ancelotti, dire che bisogna dividere le cose. Come persone sono dei grandissimi ragazzi, come professionisti hanno degli alti e bassi come tutti. Sono giocatori che hanno già dimostrato di aver fatto la differenza qua al Milan."

La situazione è veramente così difficile da recuperare?

"A Zagabria abbiamo preso un gol che solitamente si prendono poche volte. Poi c'è stata anche l'espulsione di Musah, ma è vero che dovevamo avere un approccio diverso. Le parole dopo la partita sono frutto del mio modo di vivere le partite e gli allenamenti. E' una mia caratteristica. La base deve essere questa voglia di migliorare ogni giorno. Non si può sempre stare con la testa sull'ambiente negativo."

Cosa le piacerebbe vedere del suo Porto, che quasi riesce a battere l'Arsenal, qui al Milan?

"La compattezza e la solidità della squadra, nonostante avessero meno qualità tecniche dei giocatori qui al Milan, erano qualcosa di fantastico. Ed è ciò che cerchiamo di portare anche qua. Delle volte, quando si parla di comportamento collettivo quando non abbiamo la palla, il comportamento, anche di 1-2 giocatori, fa la differenza. Questo perché deve essere un comportamento armonioso, dove tutti sanno, compreso anche il portiere, cosa fare. Tutti i giocatori devono avere un comportamento da soldato. Abbiamo cominciato a lavorare, in una forma diversa, con altri tipi di esercizi."