
dalla Newsletter di "Calcio Datato" di lunedì 13 gennaio 2025 -
NOVITà NEL nuovo DIAVOLO DI SERGIO
dalla Newsletter di "Calcio Datato" di lunedì 13 gennaio 2025 -
Sai già di Maignan. Sai già di Fofana con il linguaggio del corpo di Julius Randle. Probabilmente sai già di Conceicao e del fatto che non sia contento. Che ok gli errori, il pareggio, ma non sarebbe stato soddisfatto comunque.
E allora eccomi a cercare di mostrarti qualcosa di nuovo. Qualcosa che magari non leggi o senti da altre parti.
Per esempio: il modo in cui il Milan muoveva palla.
Contro un blocco basso e compatto magari pensi a possessi prolungati. A una manovra palleggiata per spezzettare i riferimenti del Cagliari. Per creare uno spazietto in cui far infilare Pulisic – non gli serve molto, in fondo – o far calciare Reijnders.
E invece Conceicao ha fretta. Ha fretta quando il Cagliari lascia campo ma i centrali non conducono. Quando il Milan mantiene il possesso nella metà campo avversaria o vicino all'area.
Quando una squadra che fa la Champions affronta una che schiera Viola e Piccoli davanti, solitamente i possessi di chi domina il controllo del pallone si allungano.
E invece contro il Cagliari, anche contro questo Cagliari, il Milan ha registrato la più bassa percentuale di sequenze lunghe (da più di 10 passaggi) della stagione.
Numeri simili erano emersi in Milan - Udinese, ma il Milan aveva passato un'ora abbondante di gioco a difendere un vantaggio in inferiorità numerica.
Nemmeno a Bergamo, neanche in quella partita imbastita per risalire velocemente lungo il corridoio centrale, il Milan aveva mostrato possessi così brevi.
Contro il Cagliari, a San Siro, si è vista fluidità. Ma la vedevamo già prima. Si sono viste le due punte. Ma le avevamo già viste prima. Si è visto il Milan attaccare con tanti uomini. Ma era già successo, in casa, contro una piccola.
Si è visto però anche un Milan con tanta fretta. Uno al quale non siamo ancora abituati.
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