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- Di Andrea Bosco su Jovic-Milan -
I dati forniti domenica sera durante la trasmissione "Pressing" – su assist del noto giornalista sportivo Carlo Pellegatti – sono alquanto eloquenti.
Il Milan, nelle ultime sessioni di mercato, non ha mai messo mano al portafoglio per assicurarsi un centravanti di livello.
Dal 2020 ad oggi sono stati spesi soltanto 16 milioni per gli attaccanti, nello specifico per Alvaro Morata (14 milioni) e per la meteora Marko Lazetic (2 milioni). Tutti gli altri sono arrivati a costo zero: da Ibrahimovic a Mandzukic, da Pellegri a Origi, fino all’ultimo arrivato Abraham, in prestito dalla Roma.
A parte Ibrahimovic, soltanto Giroud – arrivato a parametro zero dal Chelsea – ha saputo garantire gol e spettacolo, spezzando la maledizione della maglia numero 9.
Ormai non è più un mistero che al Milan serva un attaccante che sappia risolvere quelle partite in cui la palla non vuol saperne di entrare. Giroud ha messo una pezza ma, considerando la sua carta d’identità, bisognava pensare in anticipo a consegnare al diavolo un erede all’altezza. Morata si sacrifica tanto in campo, ma non è mai stato un bomber di razza; cosi come Abraham, dotato di grande tecnica ma troppo discontinuo sotto porta.
Eppure in rosa c’è un certo Luka Jovic, di anni 26, che in questa stagione ha collezionato appena tre presenze, per un totale di 78 minuti giocati. Dopo l’intervento chirurgico alla quale si è sottoporto, è stato relegato ai margini del progetto ed è uno dei candidati a lasciare Milanello già in questa sessione di mercato.
Un declino inspiegabile se si pensa che lo scorso anno, pur non essendo un titolare, è stato uno degli attaccanti con la miglior media gol in Serie A, 1 ogni 41 minuti.
In totale ne ha messi a segno otto, regalando al Milan punti importanti, specie contro le piccole. Non sarà di certo un campione, ma sa inquadrare la porta: la stagione scorsa, su otto tentativi, ha segnato ben cinque volte, mostrando anche un discreto killer instinct.
Perché, dunque, non provare a rigenerarlo? Darebbe anche un senso al rinnovo contrattuale di questa estate e alla scelta della società di assegnargli la maglia numero 9 lasciata scoperta da Olivier Giroud.
In un mercato che vanta pochi attaccanti economicamente alla portata, Jovic potrebbe rappresentare quell’arma in più che non ti aspetti.
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