Rashford, da un Diavolo all’altro, Zlatan è l’ago della bilancia: il Milan può essere realtà

Il rosso è già dentro di sè, manca il nero e chissà se quel nero potrà essere la sua firma su un foglio bianco. Marcus Rashford da prodigio, stella, futuro dei Red Devils, si è trovato improvvisamente in una gestione del club inglese in cui l'ha portato a diventare un esubero. Un esubero al punto tale da essere offerto, nel calciomercato di gennaio anche in prestito ai top club europei (qui tutti i dettagli sull'offerta per Rashford).

Chi si ricorda delle parole di Geoffry Moncada di novembre scorso, quando ha parlato di come i rossoneri debbano cogliere l'occasione e il momento giusto per acquistare un calciatore?

Moncada si riferiva a Chriss Pulisic e adesso vediamo tutti come la stella americana aveva solo bisogno di giocare con continuità ed entrare in un club che da sempre, per storia, ha tratto bene qualsiasi giocatore.

Il Milan, con il Chelsea ha colto l'occasione acquistando Pulisic a soli 20 milioni di euro e adesso il valore di mercato è salito a oltre 60. Valore più che meritato per quel che Christian sta facendo vedere in campo e per i gol e gli assist che porta alla squadra.

Adesso, invece, volendo traslare le parole di Moncada in questo calciomercato di gennaio, quale altro calciatore può essere considerato un'occasione per il Milan, come lo è stato Pulisic due estati fa?

Si fatica a trovare un nome con un appeal superiore a quello di Marcus Rashford che se dovesse passare al Milan, non dovrebbe più di tanto modificare il suo animo da Diavolo. Una spinta maggiore per il fatidico ''Deal Done'' dell'inglese in rossonero potrebbe darla Zlatan Ibrahimovic.

Ibra per Marcus, come Ibra per Leao

Prima della sua seconda vita nel Milan da Papà per Rafa, Zlatan è passato in quel di Manchester dove ha cresciuto un po' anche Marcus. Il risultato purtroppo per Rashford non è stato lo stesso di Leao.

L'esterno portoghese è più giovane, in rampa di lancio verso obiettivi personali di cui è meglio non parlare per non portargli sfortuna. La crescita è stata più costante, anno dopo anno, dal punto di vista dei gol e degli assist, anche se dopo lo scudetto vinto, il Milan non ha tanto seguito Leao, anzi è stato Leao a trascinare il Milan.

Rashford , invece, ha peccato proprio di costanza nel segnare. Golden Boy mancato nel 2016 e nel 2017 (2º dietro Renato Sanches e 3º dietro Mbappe e Dembelè),  Marcus sembrava fosse la stella nascente dell'Inghilterra, più di quel che è stato poi Harry Kane. L'anno in cui arriva Zlatan da free agent era il 2016 e l'esterno inglese in quella stagione (2ª in Premier League)  realizza 11 gol e 5 assist in tutte le competizioni.

Il Manchester United con Ibra e Mourinho in panchina, vince l'Europa League, torna in Champions League e recupera quella mentalità vincente che sempre aveva contraddistinto i Red Devils. La frase più famosa di Zlatan, che colpì Marucs fu quella pronunciato dopo il rientro in campo sempre dello svedese, dall'infortunio al crociato: "I leoni non si riprendono come gli umani!"

L'Intervista di Marcus Rashford su Zlatan Ibrahimovic

"La sua mentalità andava oltre qualsiasi cosa avessi mai sperimentato prima", racconta Rashford in una lunga intervista al The Guardian nell'aprile 2020.

"Non gli importava cosa gli altri avrebbero detto o cosa gli altri dicevano di lui. In termini di mentalità, è stato fondamentale per il mio sviluppo".

"Per sopravvivere a Zlatan bisognava comportarsi in un determinato modo e questo era positivo anche per me. È stato duro ma, tra cinque o sei anni mi guarderò indietro e vedrò quei momenti come formativi. Importanti per aver ottenuto quella durezza mentale".

"Sono migliorato molto e molto è dovuto a quei due anni sotto José Mourinho e Zlatan Ibrahimovic. Abbiamo avuto alti e bassi ma, quando ci ripenso riconosco che sia stato un periodo duro che mi ha reso un giocatore migliore".

Zlatan lasciò il Manchester United nel 2018. Rashford da allora è cresciuto come uomo e come calciatore. Simile a Leao per le posizioni in campo che occupa. Veloce, dribblatore, ama giocare da esterno, ma grazie alla sua rapidità può essere decisivo anche come prima punta. E proprio quando ha occupato la posizione di attaccante centrale, Marcus ha giocato le sue migliori stagioni.

Le migliori stagioni di Rashford

I numeri dell'attaccante inglese in tutte le competizioni 

Milan, Zlatan e Marcus: Job is not finished

Il Manchester United è da anni alla ricerca di una stabilità sportiva. In Premier League l'ultimo successo è datato 2012/2013. Negli ultimi anni sono arrivati al 2º e 3º posto in campionato come massimo risultato.

L'ultimo successo in campo europeo è stata proprio quell'Europa League con Zlatan, mentre tornando in Inghilterra l'FA Cup, il trofeo più di lustro messo in bacheca, proprio la scorsa stagione (2023/2024).

Il Milan dopo lo scudetto vinto, sembra vivere un periodo simile ai Red Devils, soprattutto dal punto di vista ambientale, anche se i rossoneri giocano con più costanza in Champions League.

Marcus ha già quindi navigato in acque mosse ed è consapevole di quel che serve per tornare in alto. Se la sua strada, con il calciomercato di gennaio, dovesse incrociare quella del Milan, entrambi, club e calciatore, potrebbero aiutarsi a vicenda per risalire quelle posizioni di credibilità nei confronti di tutto il calcio.

E ritrovando Zlatan, Marcus adesso 27enne, potrà completare quella sua crescita stroncata a metà. Il lavoro non è ancora finito.