PARLA IL MISTER

Conceicao: “Ho scelto il Milan perché sogno di vincere la Champions”

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Il tecnico rossonero è intervenuto al Coimbra Football Congress 2025: "Sapevo le difficoltà che avrei incontrato, in un contesto in cui non ho scelto la squadra, in cui non ho tempo per allenarmi e con l'obbligo di vincere".
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Durante la sua partecipazione al "Coimbra Football Congress 2025", un evento che si è tenuto questo sabato a Coimbra in Portogallo, Sergio Conceicao ha parlato delle sfide degli ultimi mesi alla guida del Milan. A riportarlo è diretta.it.

Le parole di Conceicao

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"Volevo andare in uno dei campionati più forti del mondo. Ho il sogno e l'obiettivo di vincere la Champions League e per questo ho scelto il mio attuale club", ha esordito il tecnico rossonero.

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"Sapevo le difficoltà che avrei incontrato, in un contesto in cui non ho scelto la squadra, in cui non ho tempo per allenarmi e con l'obbligo di vincere. Tuttavia, è un club storico che può darmi la possibilità di avvicinarmi a uno degli obiettivi della mia carriera, dopo aver vinto tanto in Portogallo", ha detto il 50enne allenatore nel suo primo discorso pubblico dopo aver lasciato il Porto, un punto che ha tenuto a sottolineare.

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(Foto tratta da profilo X @BenficaVencera)

Il gioco da dietro

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Il mister ha parlato in un panel sull'identità del gioco. Durante il suo discorso, ha ricordato il periodo trascorso alla guida del Porto e ha elogiato Diogo Costa.

"Oggi a tutti piace costruire da dietro. Anche a me piace giocare in ampiezza, ma per questo servono giocatori in grado di farlo. Al Porto avevo un portiere fantastico che lo rendeva possibile, e anche al Milan ne ho uno", ha spiegato.

La richiesta di risultati immediati è stato uno dei punti centrali del discorso di Sergio Conceicao. L'allenatore ha sottolineato come il rendimento di una squadra possa essere determinato da piccoli dettagli, usando come esempio il suo caso al Milan.

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Ancora il mister

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"In 30 giorni abbiamo giocato nove partite. Non abbiamo avuto tempo per allenarci, il che è estremamente difficile e significa che non riesco a dare la mia identità alla squadra", ha rivelato, prima di commentare le polemiche che hanno scosso il calcio italiano.

"Dopo aver vinto la Supercoppa contro l'Inter, abbiamo pareggiato contro il Cagliari con un errore individuale, come capita. Da allora, ogni giorno accostano nuovi allenatori al club".

A Sergio Conceicao è stato chiesto anche di dare qualche consiglio ai giovani presenti e ha ricordato le difficoltà che ha affrontato in passato.

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"Un allenatore non deve solo capire il calcio. Se conosci solo il calcio, non sai nulla. Per un periodo della mia vita ho dovuto aiutare la mia famiglia dal punto di vista economico. Sono andato ad aiutare un cugino a vendere al mercato. Ero un introverso, ma quel periodo mi ha reso quello che sono oggi. Vivete la vita con passione e tenetevi stretto ogni episodio della vostra vita", ha consigliato.