Rabiot: “Mi sono integrato perfettamente al Milan, abbiamo un clan francese”

Alla vigilia del match di qualificazione al Mondiale 2026 tra Islanda e Francia, AdrienRabiot è stato protagonista anche fuori dal campo con parole che renderanno felici i tifosi milanisti. Il suo presente al Milan, il passato e le sue relazioni nel club sono uno dei temi centrali dell’intervista concessa a Telefoot. Riportiamo integralmente le sue dichiarazioni sul Milan, sul rapporto con Allegri e l’ambiente rossonero.

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Rabiot sul Milan a Telefoot: "Già la scorsa stagione mi volevano"

“Il mio arrivo al Milan è andato molto bene, mi sono integrato perfettamente. Sono contento, da un mese gioco, abbiamo ottenuto dei risultati, sta andando tutto bene. Quindi è davvero molto positivo.Ero già stato contattato durante l’estate dal Milan, già nella stagione precedente, quando volevano farmi venire. E poi ho anche parlato molto con Massimiliano Allegri, che era stato nominato alla guida del Milan e che già all’inizio dell’estate aveva insistito per cercare di farmi venire.È importante perché è un allenatore, un manager che conosco bene, con cui ho un buon rapporto e con cui ho sempre lavorato bene e ottenuto buoni risultati.Ma c’è anche il lato, ecco, del Milan, la società, l’ambizione del club di tornare ai vertici della Champions della prossima stagione. E penso che sia una sfida molto interessante da affrontare.Se Mike Maignan mi ha un po’ convinto a venire al club? Con Mike, siamo, siamo davvero molto amici. Ho ritrovato Christo (Nkunku, nda), che ha firmato anche lui, con cui sono cresciuto al PSG. Non ci siamo lasciati per molto tempo, eh?Abbiamo questo piccolo clan, dove siamo ben integrati, ma tutto ciò che c’è intorno, l’ambiente, funziona subito.”

Integrazione e clima ideale al Milan

Le parole di Rabiot evidenziano un inserimento rapido e positivo. L’idea di "integrazione perfetta" e il fatto di giocare da circa un mese con risultati positivi pongono le fondamenta di un ambiente che sembra già in sintonia.

L’accento sulla "società Milan" e sull’"ambizione del club di tornare ai vertici" mostra che il numero 12 di Allegri ha colto il peso del progetto rossonero come parte centrale della sua scelta.

Rabiot sull'addio al Marsiglia: "Nessuno ha capito"

In un altro passaggio dell'intervista, poi, Rabiot è tornato sull'addio al Marsiglia:

"Triste per la piega che hanno preso gli eventi all'OM? Sono dispiaciuto, ovviamente, perché non sarebbe dovuta finire così, c'è stata un'incomprensione che regna sovrana perché la decisione è incomprensibile a tutti, a tutte le persone con cui ho parlato, nessuno ha capito, io stesso non ho capito, quindi è piuttosto triste, frustrante. Ciò che mi ha infastidito è che la gente non abbia detto la verità su di me, non sono mai stato una persona violenta, tutti possono testimoniarlo, semplicemente non voglio che la gente abbia un'immagine negativa di me, un'immagine sbagliata, questa è la vita del calcio e della vita in generale, non sempre controlliamo tutto".