Il Milan, a due giorni dalla partita, si è chiuso in spogliatoio per due ore di colloquio: Sergio Conceiçao, Zlatan Ibrahimovic e tutta la squadra chiusi, in privato, a Milanello, per provare a compattare l’ambiente in vista della partita. Il tutto in un venerdì di contrattazioni di mercato a 360 gradi. Particolari importanti, resi noti da Luca Bianchin su Gazzetta.it.
INEVITABILE
La Società occhi negli occhi con i giocatori: il derby è cominciato in spogliatoio

Conceiçao, Ibra e la squadra si sono fermati a parlare
—Ibra e Conceiçao hanno cercato di unire il gruppo in vista dell’Inter. Sergio ha ribadito di non aver chiesto la cessione di nessun giocatore. Ibrahimovic ha confermato che le decisioni di mercato, per quanto dure, vengono prese dalla società, non dall’allenatore. E ha chiesto di farsi distrarre dalle trattative, vere o presunte. Entrambi hanno fatto sapere alla squadra che la prestazione di Zagabria è sotto ogni livello di standard possibile al Milan. Di sicuro, hanno cercato di rasserenare l’ambiente in vista del weekend.
Il rapporto tra Conceiçao e squadra è teso come normale in questa situazione: un allenatore che impone nuove regole, nuovi orari, nuove abitudini. Il ritiro prima della partita. L’allenamento serale. Il doppio allenamento. Un nuovo capitano. Le gestioni di Pioli e Fonseca erano molto, molto più morbide. Tomori è apertamente sul mercato, Morata ha un piede a Istanbul, Calabria sta per andare al Bologna. Un lungo dialogo in spogliatoio era la cosa più importante da fare per affrontare tutte le criticità e tranquillizzare l’ambiente.
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