Complici i risultati dell'ultimo turno di campionato, la gara di San Siro contro il Como diviene di fondamentale importanza. Nell'ottica di continuare a inseguire quello che, nonostante la rimonta di Lecce, è un piazzamento europeo tutt'altro che scontato e da guadagnarsi con merito sul campo. In tal senso, la seconda settimana, di fatto, libera per Conceiçao può rappresentare un importante fattore. Non solo per la stretta attualità, bensì, anche per la programmazione delle prossime settimane.
Le parole di Conceiçao
Milan-Como, Conceiçao in conferenza: “Non possiamo essere perfetti da un giorno all’altro…”
Dal punto di vista prettamente sportivo e di campo, però, il futuro è un lusso che il Milan, attualmente, non si può permettere. La strada verso la fine della stagione è ancora molto lunga e piena di insidie, basti pensare, soprattutto, al duplice impegno, valido per staccare un pass per la finale di Coppa Italia, contro l'Inter. Di conseguenza, focalizzarsi unicamente sul presente e sulla gara singola è l'approccio da perseguire in frangenti come questi.
In questo momento, attualità, è sinonimo di Como e gli stimoli per portare a casa la vittoria sono davvero troppi per essere ignorati o accantonati. In primis troviamo, senza ombra di dubbio, quello della classifica, al quale ne seguono degli ulteriori di rilevanza significativa. Uno su tutti riguarda il fatto che, i tre punti, manchino ormai da un mese esatto. Difatti, l'ultima volta in cui Sergio Conceiçao e i suoi uomini sono usciti vittoriosi da una partita risale al 15 febbraio scorso. Nella tirata sfida interna contro gli scaligeri terminata sul punteggio di uno a zero, firmato Santiago Gimenez.
Un successo, dunque, sarebbe davvero fondamentale anche per poter trascorrere una pausa delle nazionali relativamente tranquilla. Concentrando risorse fisiche e mentali solo al big match del Maradona. In aggiunta a ciò, in caso di vittoria, i rossoneri sorpasserebbero quota 1500 in Serie A.
Con ogni probabilità, Conceiçao, scioglierà gli ultimi dubbi di formazione nel corso della giornata odierna. A tal proposito, da segnalare i ritorni in campo dal primo minuto di Maignan e Pavlovic, dopo aver scontato il turno di squalifica. Quali saranno invece le scelte a centrocampo e in attacco? Ecco tutti i nostri dubbi di formazione.
Milan-Como, Conceiçao in conferenza stampa
—Quanti segnali sta vedendo dalla squadra in queste due settimane?
Conceiçao: "Molto importante. Siamo nella seconda settimana senza impegni infrasettimanali, per noi è stato importante lavorare su alcune situazioni di gioco e sul piano fisico. Mi piace vedere lo spirito che hanno i ragazzi, sono allegri e contenti. Stiamo lavorando su cose nuove."
L'obiettivo è ancora la Champions?
Conceiçao: "Noi lottiamo tutti i giorni per avere un'evoluzione di squadra. Perché se si verifica ciò, anche i risultati saranno migliori. Quello a cui pensiamo è il presente e domani avremo una partita difficile. Come hai detto si vede piacere nel lavorare, anche forte. Il gruppo sta bene e mi hanno dato una risposta fantastica in queste due settimane. Dobbiamo continuare su questa strada e alla fine faremo i conti."
Ha lavorato anche sulla testa dei giocatori?
Conceiçao: "Cerchiamo di lavorare su tutti gli aspetti. Sono molto soddisfatto di questa settimana, come per la scorsa. Col Lecce abbiamo iniziato bene, creando diverse occasioni da gol chiare, poi loro ci hanno segnato al primo tiro. Nel secondo tempo, poi, abbiamo fatto i tre gol anche se ne potevamo fare dipiù. Anche le altre squadre hanno qualità, oltre che bravi allenatori, in Italia nessuna partita è facile ormai. Una volta si arrivava e si doveva vedere con quanti gol vinceva il Milan o la Juve. Ora, no, è tutto più equilibrato e difficile"
Sulla settimana e sulle voci sul futuro.
Conceiçao: "Non ho ascoltato tutto l'ultimo mese e mezzo. Io non posso controllare cosa dicono gli altri, posso controllare i miei giocatori, ciò che facciamo in allenamento e in partita. E' il calcio e sono abituato a ciò."
E' una motivazione in più, battere il Como, visto che un allenatore giovane come Fabregas è già stato accostato al Milan?
Conceiçao: "Se la motivazione partiva da qui, dovrei andare all'ospedale. La motivazione viene dal vincere una partita contro un bravo allenatore che sta facendo un bel lavoro con dei giocatori interessanti e giovani. La nostra motivazione sono i tre punti. Bisogna studiare i loro punti forti e le loro debolezze e da lì, partire e fare il nostro lavoro. Se facciamo quello su cui abbiamo lavorato, con più o meno difficolta, siamo più vicini a vincerla. Non è Conceiçao contro l'allenatore avversario."
Il tuo rammarico è non essere arrivato già ad inizio stagione per poter trasmettere le tue idee?
Conceiçao: "Non c'é rammarico. Quando sono arrivato, sapevo che il calendario non era semplice e che c'era già stato un altro allenatore, che aveva già trasmesso i suoi principi di gioco."
Su Leao.
"Non mi piace individualizzare, come sapete, Rafa è uno dei migliori giocatori del campionato italiano ma può esserlo anche a livello mondiale. E' molto disponibile e sta bene e abbiamo un rapporto molto diretto."
Quanto si sente vicino a trovare la soluzione corretta per questo Milan?
"Con gli attaccanti abbiamo fatto del lavoro specifico, come con centrocampisti e difensori. Dobbiamo lavorare con tutti i reparti della squadra per avere e trovare il nostro equilibrio."
Dal punto di vista difensivo, si capisce perché questa squadra subisce più o meno sempre gli stessi gol?
"Quando subiamo gol, c'é sempre un errore. Delle volte errori collettivi e altre errori individuali. Si deve lavorare sui piccoli dettagli. Prima di venire qua ho avuto una riunione video con la linea difensiva per vedere dove migliorare. In quanto a me piace lavorare sul campo e poi rinforzare questo con le immagini sulle cose che non abbiamo fatto. Bisogna sapere come fermare una ripartenza avversaria. Stiamo lavorando per trovare questo equilibrio di squadra e per trovare soluzioni in campo grazie al maggior tempo a disposizione. Da un giorno all'altro, poi, non si riesce ad essere perfetti, tutti i giorni abbiamo aspetti su cui lavorare."
Ti ha risposto Sacchi?
"Ho una stima grandissima di lui. Queste cose dei messaggi sono per giovani, sicuramente lui neanche li vede. Gli mando un abbraccio forte."
Sulla condizione di Loftus e sul fatto di averlo a disposizione da qui in avanti.
"Non l'ho mai avuto per questi infortuni, ora è al 100% anche se fisicamente non è ancora pronto per avere i novanta minuti. Ma mi piace molto, è un centrocampista molto forte che arriva molto bene nell'area avversaria, fisicamente lo definiamo un "mostro". Spero di averlo a disposizione per questo finale di campionato per aiutare la squadra."
Sulla posizione più avanzata di Theo a Lecce.
"Non posso castrare la sua capacità offensiva e devo trovare un equilibrio per farlo essere decisivo negli ultimi trenta metri."
Sulla possibile coppia Abraham-Gimenez.
"Dipende dalla strategia singola partita e in base al momento. Dall'inizio, per ora, penso di no."
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