LA CONFERENZA STAMPA

Milan-Inter, Conceicao: “Mi danno fastidio le bugie che vengono scritte e raccontate”

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Conceicao parla nella conferenza stampa della vigilia di Milan-Inter dopo l'arrivo di Santiago Gimenez. Ecco le parole del mister rossonero
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Zagabria rimarrà impressa nei ricordi di tutti i tifosi, ma anche di tutti i componenti dell'attuale Milan, dalla dirigenza, all'allenatore, ai giocatori, anche se per alcuni, potrebbero essere pronte le valige soprattutto dopo la brutta prestazione, oltre che sconfitta in Champions League. Da mercoledì 29 gennaio 2025, il Milan sta attraversando grandi cambiamenti all'interno della squadra. Cambiamenti che conciliano con il calciomercato e nel giorno della conferenza stampa di Conceicao in vista del derby di domani, domenica 2 febbraio 2025 alle ore 18, contro l'Inter, i rossoneri hanno chiuso il colpo del mercato invernale. Tutto fatto per l'approdo di Santiago Gimenez.

È importante sentire adesso le parole di Conceicao per capire quel che si respira all'interno dello spogliatoio del Milan a solo un giorno da una delle gare più importanti della stagione.

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Milan-Inter Conceicao in conferenza stampa

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Sul 3-5-2 dell'Inter: "L'equilibrio è importante, guardare i punti forti dell'avversario. Loro si conoscono bene".

Sui giorni difficili: "E' troppo lungo un mese di mercato per i giocatori. Alla fine "muore" qualcosina nella testa, a livello emozionale. Noi lavoriamo, sappiamo cosa dobbiamo fare. Dopo vero tante cose, mi danno fastidio le bugie che vengono scritte e raccontate. Le bugie mi fanno male. Oggi ci sono i social, non è facile gestire questa situazione. Delle volte mi trovo a gestire cose che non mi appartengono".

Com'è la situazione dello spogliatoio: "No, non vado a parlare di questo. Noi dobbiamo solo concentrarci per riuscire a fare una bella partita domani. Sappiamo che è un periodo delicato, anche di mercato, e dopo un risultato negativo come quello di mercoledì è normale. A volte mi vedete arrabbiato, ma è il mio lavoro. Io col gruppo parlo dei problemi della squadra, non di quello che viene da fuori".

Quanto è importante Tomori, soprattutto domani? "Ci sono giocatori che con me hanno giocato fino all'ultimo secondo al Porto, vedi Tharemi. C'è la pressione del giocare meno, ma quando inizia la partita il giocatore gioca. Ciò che piace a tutti è giocare". Gimenez? "Non posso parlare, non è ancora ufficiale....."

Sul mercato in generale:"Se volete una conferenza solo di mercato alla fine la farò, lo prometto".

Sulle prestazioni come a Zagabria e sui segni lasciati: "C'è tanto da migliorare, ma come in ogni squadra. Io come allenatore ho sempre le valigie pronte. Ho ricevuto offerte per guadagnare molto di più altrove, rispetto al Milan, ma sono venuto qui".

Sulla difesa:, e se Walker può essere già pronto: "Walker sta bene, fisicamente è a posto. E' una soluzione per domani. Thiaw ha fatto il primo allenamento oggi, non è in condizioni ottimali. Gabbia è uscito a Zagabria per l'infortunio, certo non per l'errore, ma è a disposizione per domani. In attacco vediamo..."

Sul temperamento e il paragone col Conte portoghese: "Io sono cosi, ho passione. Non posso venire qui prima delle partite e far finta di niente o di viverla così. Ho 50 anni e non posso cambiare, non significa che sono nervoso. Vivo le partite in modo passionale, ma questo non è un difetto, fa parte del mio carattere. A volte sembra che ho bisogno di un calmante, ma gesticolare e far cosi è essere me stesso".

Su Inzaghi e il gol irregolare di Ryad: "La mia opinione? La partita ormai è passata. Simone avrà le sue ragioni, ma il mio commento è che è passato. Anch'io ho avuto decisioni sfavorevoli, ma non riduciamo le partite a questo".

Sulla partenza di Morata: "Se ho parlato con lui? Io parlo con tutti. Vediamo tanto video, gli avversari, ho parlato con lui come con tutti. Come al matrimonio bisogna avere lo sposo, la sposa e il prete... Avete capito insomma".

Sull'assenza di Fofana: "Avrei voluto avere tutti a disposizione, certamente, ma gioca un altro. Devo mettere 11 in campo, per voi c'era sempre la domanda su quando riposava Fofana..."

Sul clima del momento: "In queste partite non c'è mai un favorito. La partita ha la sua storia e la sua vita. E' chiaro, senza il mercato si era più tranquilli, ma non possiamo guardare questo. Sono i giocatori che vanno in campo, le altre partite contro l'Inter sono già passate, domani c'è n'è un'altra".

Sul lavoro fatto fino ad oggi: "Beh, è una considerazione importante. Io parlo del lavoro del campo, e oggi non è facile per un allenatore lavorare sui diversi momenti del campo. E' difficile lavorare sui movimenti alla lavagna oggi, rispetto ad inizio stagione, quando si hanno più momenti liberi. Ora ci sarà febbraio che sarà un mese uguale. All'inizio, a Ryad, i giocatori hanno capito che c'era bisogno di emotività e del brillo negli occhi per poter giocare. Prima parlavo della base, della passione, cerco di trasmettere questo, anche con la mia postura. Sono così, come dicevo prima. Sul gioco certamente siamo distanti da quello che vorrei io, da allenatore mi piace una squadra che corre e presa alto, che crea tanto. In questo momento non ho i giocatori per farlo, e quindi gioco in modo diverso. Cerco di dare il mio equilibrio alla squadra. Oggi, terzo giorno, abbiamo lavorato, ma domani già giochiamo. Non è facile. Prenderla come scusa? No, sapevo già com'era prima di firmare. A parte i playoff sapevo già quante partite ci sarebbero state. L'altra volta ho parlato di duelli, la reazione alla seconda palla veloce, c'è ancora debolezza in questo, ma è una cosa che si allena. Ora però non abbiamo il tempo di farlo".