Sérgio Conceição è stato chiaro: il suo modulo preferito è il 4-4-2. Il Milan domani giocherà con il 4-3-3. No, non è un paradosso, ma il normale spirito di adattamento del mister alla rosa a disposizione. Per giocare con un 4-4-2, chiaramente servono interpreti specifici, con caratteristiche adatte ad un sistema di gioco tanto semplice, quanto complesso nella sua attuazione.
Analisi tattica
Sérgio Conceição svela i suoi numeri
Analizzando la rosa a disposizione di Sérgio Conceição, salta immediatamente all'occhio che numericamente il reparto più coperto è sicuramente la difesa.
Il Milan dispone di quattro centrali di ruolo aventi ognuno le proprie peculiarità e cinque terzini, tra cui il polivalente Jimenez. Se ne facciamo una questione qualitativa, ogni rosa può essere migliorata, ma in questo momento stiamo parlando esclusivamente a livello quantitativo.
Diversamente esaminando il centrocampo, risulta evidente che con soli cinque centrocampisti puri, il 4-3-3 che verrà utilizzato domani risulta di difficile gestione.
Infine considerando i calciatori prettamente offensivi, si nota che i sette (compreso Camarda) di cui attualmente dispone il Milan, sono inadeguati ad un sistema di gioco che preveda le due punte. Questo perché quattro dei sette sono ali o al massimo attaccanti esterni, quindi non proponibili come punte centrali.
Fatte queste dovute premesse analitiche e ascoltando le parole di Sérgio Conceição in conferenza stampa, possiamo facilmente comprendere il motivo dietro la scelta del modulo di domani. Attualmente il 4-4-2 non è adatto alla rosa milanista, o almeno non dal primo minuto.
—Ora le strade sono due: la società provvede ad adeguare la rosa alle richieste dell'allenatore oppure è lo stesso allenatore che si adatta al materiale a disposizione. Come scriveva il poeta e pittore libanese Khalil Gibran: "Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte", così il Milan che non ha altro scopo che puntare sempre alla vittoria dispone di un'unica strada: il lavoro.
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