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Altri due gol...

Milan, nuovo anno vecchie abitudini: ancora 2 gol subiti alla prima in A

Roberto Scerra
Roberto Scerra Redattore 
Come l'anno scorso, con tutte le differenze del caso, il Milan si ritrova a subire due gol alla prima giornata di Serie A a San Siro...
00:32 min

Command c, Command V: la prima di campionato è un copia incolla della gara contro il Torino, con l'aggravante che questa volta il Milan non è riuscito a trovare il pari nei minuti finali.

La fotocopia però riguarda i gol subiti. Difatti, il Milan, per la seconda volta consecutiva, subisce due reti alla prima giornata di Serie A. Peraltro, in entrambi i casi, si parla di esordi a San Siro, di fronte ai propri tifosi.

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Paulo Fonseca e Milan-Torino di un anno fa...

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Un anno fa era stata molto criticata la struttura con la quale Paulo Fonseca aveva deciso di presentarsi alla sua prima con il Milan. In particolar modo, sin dalla diramazione delle formazioni ufficiali, aveva colpito la scelta di Saelemaekers come terzino sinistro. Sia chiaro, non tanto per il giocatore che è estremamente duttile e in grado di ricoprire più ruoli anche diversi fra loro, quanto più per la presenza di Raoul Bellanova sulla corsia di destra del Torino. Non a caso, il mismatch fisico e atletico fra i due fu ben evidente da quando l’arbitro diede il via alla partita. La prova più lampante, poi, fu la rete apripista del Torino che mostrò la scaltrezza del classe 2000 ex Milan nel sorprendere alle spalle il numero cinquantasei rossonero. A ciò, si aggiungono i goffi e inutili tentativi di scaraventare la palla fuori dalla porto di Thiaw e Tomori sulla linea.

Nel secondo tempo, fece il suo ingresso in campo Theo Hernandez, dopo la decisione di Fonseca di farlo partire dalla panchina per questioni fisiche. Ciò nonostante, la sostanza non cambiò. Cross dalla sinistra di Lazaro e Zapata che salta in testa a tutti  e fa 2-0 per il Torino. L’evidenza, fu quella di una difesa, ma più in generale di una squadra che non annusava il pericolo, per citare la frase del momento, e che non aveva, fra i suoi tratti caratteristici, quella smania di non subire gol tipica delle grandi formazioni. Alla fine, grazie al gol di Morata prima, e di Okafor poi, la compagine rossonera riuscì a stabilire la situazione di parità. Ma quelle sensazioni emerse a San Siro, in una calda serata d’agosto, sarebbero divenute il leitmotiv di una stagione sportiva fallimentare fatta di alti e bassi.

I tentativi di Sergio Conceicao...

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Un anno dopo, le aspettative della vigilia, complice anche l’arrivo di Massimiliano Allegri, erano del tutto differenti. Ma, ancora una volta, il risultato non cambia, come se fosse un continuo e inesorabile circolo vizioso che non conosce fine. Pur, ovviamente, con tutte le differenze del caso. Ad ogni modo, già nel corso della passata stagione, Sergio Conceicao, aveva provato a porre rimedio al problema annoso dei troppi gol subiti, ma senza raccogliere i risultati sperati.

Con il passare delle settimane dopo la vittoria della Supercoppa Italiana, i problemi strutturali della rosa sono divenuti sempre più lampanti e bisognosi, per quanto possibile, di un qualcosa che ne limitasse gli effetti. Non a caso, per molte conferenze stampa, come alcuni ricorderanno, Sergio Conceicao aveva parlato di un nuovo sistema di gioco a cui stava lavorando. Quest’ultimo, una volta varato in partita, si scoprirà essere un cambio di modulo, andando nella direzione di un 3-4-3. Anche in questo caso, dopo alcune buone prove, le prestazioni hanno finito per plafonarsi e ritornare sostanzialmente al punto di partenza.

Il Milan di Allegri: fra annuncio e prime uscite estive

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Dopodiché, le giornate passano e si arriva all’annuncio del nuovo tecnico che guiderà il Milan: Massimiliano Allegri. Ciò, viene accolto grande entusiasmo dall’ambiente rossonero, soprattutto per il ritorno, sulla panchina milanista, di un grande allenatore navigato e che conosca, ancor prima del nostro campionato, il significato della parola vincere. Successivamente alla preparazione svolta nei giorni del raduno a Milanello, arriva il momento di scendere in campo per le prime, importanti, amichevoli della tournée estiva.

C’è grandissima attesa e curiosità per vedere il nuovo Milan e le prime sorprese non tardano ad arrivare. Se nelle settimane precedenti, anche nel corso della conferenza stampa di presentazione, si parlava di un potenziale 4-3-3, Max esordisce con la difesa a tre, coi quinti di centrocampo e la coppia d’attacco. Ciò nonostante, la sua impronta si vede sin dalla partita con l’Arsenal. Capacità di attendere gli sbocchi corretti, facendo anche tenere il pallone agli avversari, per poi far male in campo aperto con le ripartenze capitanate da Leao e Loftus-Cheek. In tal senso, la sfida successiva con il Liverpool, ne è la prova più eclatante.

Cominciano le gare ufficiali...

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Una volta terminata la girandola di amichevoli, cominciano le gare ufficiali, quando si fa sul serio. I trentaduesimi di Coppa Italia contro il Bari hanno fatto emergere l’idea di un Milan, magari non scintillante e dai tanti gol come accaduto ad esempio l’anno scorso con il Sassuolo, ma solido. Al netto delle due occasioni concesse ai Galletti che, nell’economia di una partita, possono anche essere considerate come fisiologiche. Ecco, con il senno di poi, conoscendo i pregressi da questo punto di vista della rosa, tale pensiero si è rivelato errato. Non a caso, Marco Landucci, nel corso delle interviste post-partita ai microfoni di Mediaset, aveva spinto sul fatto che il Milan avesse subito troppi tiri.

Ecco allora che, una settimana dopo, ci troviamo nuovamente a commentare un Milan che subisce due gol a partita. Perché quando si verificano questi episodi, il dito non va puntato su un giocatore piuttosto che un altro, bensì, sull’atteggiamento generale della squadra in determinate situazioni all’interno di una partita. Per quanto le letture errate di un singolo possano determinare l’esito finale di una precisa azione. Non a caso, Allegri, come Saelemaekers pochi minuti dopo, parla di cattiveria in relazione sia alla fase offensiva che difensiva e, successivamente, di maggior attenzione. Ma quante volte le abbiamo sentite, nel corso dell’ultimo anno, abbinate alle prestazioni deludenti della compagine rossonera?

L'ultima settimana di mercato...

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Ecco, alla luce di quando fino ad ora affermato, l’augurio di tutto il mondo rossonero è che Massimiliano Allegri riesca, finalmente, a trovare una soluzione a questo problema annoso che, ormai, il Milan si porta dietro da troppo tempo. Ciò nonostante, per quanto un allenatore possa essere considerato “un maestro”, per citare Samuele Ricci nel giorno della sua presentazione a Casa Milan, di una fase piuttosto che un’altra, ad un certo punto ci si scontra, inevitabilmente, con la realtà. Ed in questo caso con i giocatori.

Motivo per cui, la sessione di calciomercato estiva ancora aperta rappresenta un’importante opportunità per fare un essenziale salto qualitativo nel reparto arretrato per tamponare l’emorragia da gol subiti. Oltre che per sistemare l’ulteriore questione dirimente rossonera:l’attaccante di razza che, in partite “sporche” come quella di ieri sera, può sicuramente fornire un importante apporto. Soprattutto quando i due principali protagonisti della fase offensiva milanista, Christian Pulisic e Rafa Leao, sono assenti o non riescono a trovare gli sbocchi necessari per poter incidere a dovere.

Dunque, quella che comincia oggi è una settimana estremamente fondamentale per tutto il mondo Milan, nell'immediato e per il futuro.