Al di là dell’amarezza finale, sono queste le partite che servono al Milan per costruire uno spirito di squadra.
La giusta interpretazione della gara
Milan: nel derby si è visto finalmente lo spirito giusto!
Il gol di Stefan De Vrji ha tolto ai rossoneri una vittoria che già si pregustava, ma oggettivamente il pari dell’Inter è giusto.
Da San Siro, tuttavia, il Milan non esce soltanto con un punto in più in classifica, ma anche con una consapevolezza maggiore.

Spirito da squadra
—Non è stata la miglior partita della stagione, né quella più apprezzabile sul piano dell’estetica: il Milan però è sempre rimasto squadra, anche nei momenti in cui la buriana soffiava forte.
Non a caso, a fine match, le parole di Sergio Conceicao non sono state dure come è invece accaduto in altre occasioni.
Il tecnico portoghese ha parlato di segnali positivi sul piano dell’atteggiamento, avendo trovato nello spogliatoio i giocatori delusi. Decisamente un buon segno.
Il Milan ha giocato la partita con lo spirito giusto. Ciò che è mancato, palesemente, è un livello atletico accettabile per tutta la gara.
Negli ultimi 20-25 minuti, l’Inter ne aveva di più sul piano fisico – anche per merito dei cambi di Inzaghi – e questo è stato cristallino ed indiscutibile.
Non a caso, i famosi tre pali a cui si è aggrappato il tecnico nerazzurro, sono arrivati tutti nella parte finale del match quando il Milan era ormai alle corde.
Il gap atletico ha determinato scarsa lucidità nelle scelte e nelle ripartenze per la squadra di Conceicao; il pari interista ne è stato quasi una logica conseguenza.

Il Milan devi ripartire da questo spirito
—Lo spirito del Milan però è stato quello giusto. Attenzione, concentrazione e serietà sono state caratteristiche chiare del Milan formato derby. Anche Sergio Conceicao ha gradito.
Adesso, tuttavia, serve tenere la barra dritta, senza più passi del gambero perché la stagione entra nel vivo e la corsa Champions League non aspetta.
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