Milan: la settimana più lunga della stagione

Prima di parlare di Milan e Coppa Italia partiamo da una doverosa premessa: nessuno — né la società, né la squadra, né tantomeno i tifosi — avrebbe voluto che ciò accadesse. Tuttavia, una “settimana” da otto giorni rappresenta un’anomalia in un calcio frenetico come quello attuale. Purtroppo, il Milan, con la debacle di Zagabria prima e nel doppio confronto contro il Feyenoord poi, si è autoeliminato dalla competizione più importante del continente.

Questa settimana inconsueta — con la partita di lunedì 5 maggio alle 20:45 — potrà comunque servire a oliare ulteriormente gli automatismi in vista della finale di Coppa Italia. E a ricaricare le batterie, considerata la mole di partite disputate dai ragazzi di Sérgio Conceição dall'inizio della stagione. Ora che questa altalenante annata si avvia verso le ultime battute, la squadra è consapevole di non poter sbagliare. In questo finale di stagione è l’unica partita dotata di un valore sia intrinseco sia estrinseco. Una partita che deve essere vinta a prescindere dall’andamento della gara e dagli eventuali meriti dell’avversario.

In un contesto simile, ogni dettaglio può fare la differenza. La gestione delle energie, la preparazione mentale e la coesione del gruppo assumono un peso specifico ancora maggiore. Il tempo a disposizione, se ben utilizzato, può trasformarsi in un vantaggio competitivo. Conceição e il suo staff avranno l’opportunità di lavorare su aspetti tattici e psicologici che, nella routine compressa del calendario moderno, vengono spesso sacrificati. Il Milan potrà ricaricarsi mentalmente in vista di una finale di Coppa Italia in cui non ci sarà spazio per cali di tensione o letture errate della gara.

L’obiettivo è chiaro per il Milan: concludere la stagione nel migliore dei modi, dando un senso compiuto al percorso compiuto in Coppa Italia e offrendo ai tifosi una soddisfazione insperata fino a poche settimane fa.

(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

La Coppa Italia rappresenta non solo un trofeo da sollevare per il Milan, ma anche un punto di svolta simbolico. Un’occasione per riscattare una stagione fatta di pochi alti e, purtroppo, molti bassi. A questo punto, più che la tecnica, conteranno la fame, l’equilibrio e la lucidità nei momenti chiave. Virtù che solo le grandi squadre riescono a mantenere nei novanta minuti che decidono tutto.

Inoltre, la vittoria in finale di Coppa Italia permetterebbe al Milan di disputare una competizione europea anche il prossimo anno, seppur minore — trattandosi dell’Europa League — nonostante la stagione disastrosa vissuta in Serie A.

Insomma, bella la settimana libera. Tuttavia se questa opportunità non venisse sfruttata a dovere, il Milan della prossima stagione rischierebbe di vivere settimane simili per l’intera annata. E sarebbe davvero un peccato.