MILAN-INTER 1-1

Milan-Inter, tanti pali e corto muro

Milan-Inter, tanti pali e corto muro - immagine 1
Sul piano tattico non ho colto nulla di speciale, se non le note affidate al vostro buon cuore. Ombreggiante Calhanoglu al rientro, «Toro» calato alla distanza, Pulisic e Abraham «nudi» alla meta. Naturalmente, avevo dato favorita l’Inter.
Redazione Milanistichannel

analisi Facebook di Roberto Beccantini -

In coda ai sei vinti dall’Inter e ai due dal Milan, questo derby è stato un inno a Eupalla che viola le «toghe» di Coverciano e cavalca, imbizzarrita – nel secondo tempo, soprattutto – gli episodi. Uno a uno. Reijnders di tap-in, su contropiede di Leao, al 45’; De Vrij in mischia, su sponda del deb Zalewski, al 93’. In mezzo, un incipit bigio e una ripresa da Cavalleria rusticana, Inzaghino impreca, Sergiao pure, visto il minuto dell’aggancio, in barba alla trama e ai momenti.  Tre pali, i campioni: Bisseck, Thuram, Dumfries.

E tre gol correttamente annullati

—  

Il risultato e i cambi ne hanno svegliato l’aggressività che, per metà match, era rimasta in bilico sul cornicione della pancia piena. Si presentava Walker, scuola City e tempra British, ma i migliori sono stati i due che sembravano ormai più di là che di qua, Tomori e Pavlovic. Intorno, un Diavolo dalla difesa un po’ alta e, in generale, un 4-4-2 votato ai blitz. Nulla di nuovo su Leao: nello spazio, un astronauta; in gabbia, un carcerato. Però non lo avrei tolto. Il duello fra Theo e Dumfries è stato serrato e globalmente leale, a tratti quasi francescano. A proposito: non più di due ammoniti (Bastoni e Dumfries), e solo il primo per fallo. Tracce di derby marziale ma non tribale.

[an error occurred while processing this directive]
Milan Inter

A poco a poco l’ordalia si è consegnata all’assedio dell’Inter e al catenaccio del Milan, con Maignan prezioso su Dumfries (così come, al 38’, lo era stato Sommer su Reijnders, il classico batavo che vive di calcio e non di saggi sul calcio). Non banale l’ingresso del baby Camarda, l’unico al tiro nel periodo in cui il sergente di Coimbra aveva deciso di chiudersi a chiave.