Jimenez, il Milan saluta un bel talento, ma si dev’essere Campioni anche fuori

Un vero peccato, ma non c'erano alternative. Il Milan si appresta a salutare il suo giovane esterno, Alex Jimenez, con una decisione indubbiamente non facile. Una scelta da un lato dolorosa, ne siamo certi, ma doverosa. Il Milan infatti è tornato un club importante, anche e sopratutto fuori dal campo, e scene come quelle dello scorso anno a Roma (vedi Theo) o comportamenti poco consoni non sono più tollerati. Con l'arrivo di Allegri molte cose sono cambiate, del resto il tecnico livornese sa bene come si vince...

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Si dice che il giocatore abbia fatto spesso ritardi a Milanello

Le vittorie partono da lontano, e questo Allegri lo sa. Il mister sa bene come tutto inizi dalla testa di un giocatore, e dunque dai comportamenti dello stesso, fra cui, evidentemente, il rispetto dell'ambiente di Milanello. Rispetto che passa dal modo di allenarsi, ma anche dalla puntualità agli allenamenti stessi. Dal momento che il giocatore è stato prima relegato in Milan Futuro e poi ceduto, è chiaro che qualcosa sia successo, o non ci sarebbe privati a cuor leggero di un bel talento. E dire che fino a non molto tempo fa, tutti erano disperati all'idea che il Real, che vantava una recompra, potesse riprendere Jimenez. Ma evidentemente lo stesso Real, che oggi non si oppone alla cessione del giocatore (perdendo così ogni diritto), ha capito alcune cose.

I grandi allenatori servono anche a questo, a creare un ambiente tosto e vincente

Non ce ne vogliano i mister che hanno preceduto Max Allegri, ma l'arrivo di "Macs" ha indubbiamente tracciato una linea col passato. I pur bravi Conceicao e Fonseca (sopratutto quest'ultimo), non erano stati in grado di gestire a dovere uno spogliatoio complicato, che non ha ancora i campioni del Milan che fu. Non è il Milan dei Maldini e dei Gattuso, che sapevano autoregolarsi e indirizzare a dovere i compagni, ma una squadra di pur bravi, ma giovani ragazzi, che necessitano della guida giusta. Il Milan vuole evitare (ed evitarsi) scene come quelle dello scorso anno a Roma, o comportamenti non consoni fuori dal campo. Cose che non fanno bene a nessuno, e che rischierebbero di rovinare ogni speranza di vittoria.