Una stagione da dimenticare

Il buio oltre la siepe della stagione

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Un 2025 da dimenticare in fretta, sperando in un futuro migliore
Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 

La stagione si avvia verso un'amara conclusione, oramai è chiaro. Negarlo vorrebbe dire sviare e travisare una realtà funesta.

Il Milan è questo, nel poco bene e nello sproporzionato male. Dopo una prima parte di stagione parzialmente negativa ed un inizio 2025 che sembrava presagire una svolta in positivo, i rossoneri sono riusciti nell'arduo compito di complicare irrimediabilmente un anno che sembrava volgere verso il positivo. Una vittoria in Supercoppa non può e non deve bastare, ma non deve neanche essere dimenticata totalmente.

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Il Milan nella sua Storia - volutamente con la S maiuscola - è stato ben altro, quindi un'annata come questa non deve essere considerata neanche discreta. Il Milan è fermo al 6 gennaio,precisamente a quel meraviglioso, seppur sfuggevole, trionfo in terra araba. Dal 7 gennaio in poi è stata buttata alle ortiche una qualificazione agli ottavi di Champions League ed è stato rovinato un cammino in campionato che poteva regalare ancora qualche soddisfazione.

Sarebbe facile criticare, attaccare, sbraitare e accanirsi contro la Società, la squadra, l'allenatore o chi per esso, ma non porterebbe a nulla di migliorativo. Risulterebbe essere l'ennesima voce che segue il coro, una sorta di assuefazione alla contestazione che oramai dilaga sui social senza un freno. Una sorta di tutti contro tutti, una gara a chi cerca il colpevole più colpevole, senza considerare che un simile clima riesce a peggiorare ulteriormente un momento ostico a dir poco.

In questo memento essere tifosi milanisti è un atto di fede, difficile e parecchio dispendioso a livello emotivo. Vivere una stagione di questo tipo è devastante, ci si sente quasi impotenti e in balia di eventi il più delle volte rovinosi.

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In questo momento non resta che la maglia e la passione per i colori, un qualcosa che va oltre il singolo momento storico. Il tifoso rossonero dovrebbe tenerlo sempre a mente. Contestare è nel diritto di tutti, mancherebbe altro. Tuttavia sostenere il Milan dovrebbe essere il cardine su cui poggia l'amore del tifoso verso il rosso ed il nero.

Per chiudere questo lungo e prolisso editoriale trasudante parole che per alcuni risulteranno vuote, se non fastidiose, ecco una citazione che sembra calzare perfettamente: "Il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede."

Questa citazione del romanzo "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee chiude in modo ineccepibile ogni discorso: il coraggio di sostenere in mezzo al marasma contrario è forse ciò che distingue il tifoso milanista da tutti gli altri.

Dopo la notte, per quanto buia ed oscura possa essere, c'è sempre l'alba. Un'alba che tutti i milanisti si aspettano meravigliosa come merita una simile devozione.