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Il Milan ha pareggiato ieri 1-1 col Feyenoord ed è stato eliminato dalla Champions. I rossoneri, con l'espulsione comminata a Theo Hernandez, hanno aggiornato una statistica che era ferma a un bel po' di tempo fa...
Due calciatori del Diavolo (Musah il 29 gennaio a Zagabria e Theo ieri 18 febbraio a San Siro), infatti, sono stati espulsi in Champions League nel giro di 20 giorni.
Era dall'aprile 1994 che al Milan non venivano espulsi due giocatori in così poco tempo nella massima competizione europea.
All'epoca, quasi 31 anni fa, Angelo Carbone (in Porto-Milan 0-0 del 13 aprile 1994) e Alessandro Costacurta (in Milan-Monaco 3-0 del 27 aprile 1994) furono entrambi espulsi a distanza di 14 giorni l'uno dall'altro.
Il tecnico del Milan Sergio Conceicao è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo l'amaro pareggio con gli olandesi. Di seguito le sue parole.
Sulla partita:
"Grande delusione, siamo arrabbiati e dovevamo essere più forti. L'abbiamo preparata per vincerla ma abbiamo sbagliato il secondo gol e diverse occasioni. Da domani (oggi, ndr) dobbiamo pensare al campionato e anche alla Coppa Italia che resta un obiettivo. Dobbiamo essere più forti e lavorare di più ma tra la Dinamo e oggi (ieri, ndr) abbiamo giocato parecchio con l'uomo in meno. L'episodio di Theo ha cambiato la partita, fino a quel momento non erano riusciti a creare delle occasioni".
Sul rosso di Theo:
"Oggi (Ieri, ndr) per me abbiamo perso perché non siamo agli ottavi. In 6 anni al Porto sono andato 5 volte agli ottavi, per me è una cosa nuova. Facciamo errori tutti i giorni, sia io che i giocatori ma la faccia dell'eliminazione è la mia, non dei giocatori".
Sul cambio di Gimenez:
"Per me i complimenti valgono il giusto, le decisioni sono mie perché vengono pagato per questo. Santi quando è arrivato aveva un problema con l'infortunio di prima e ha rischiato di farsi male di nuovo giocando. Eravamo più bassi e io ho fatto queste scelte, sono mie le scelte. Se poi non vinco e sbaglio mi mettono le valigie in mano e me ne vado via. Rispetto le opinioni ma va bene così".
Sui cambi tardivi:
"È vero dovevo anticipare dei cambi. Cambiare tanto per cambiare non serve, bisogna dare qualcosa alla partita. I giocatori devono giustificare il loro ingresso, devono darmi qualcosa".
Sugli errori dei singoli:
"C'è sicuramente da migliorare su tanti punti, anche su questo. Serve avere carattere ma non è facile, capisco la pressione essendo stato giocatore ma l'ambiente non aiuta i ragazzi".
Sul rendimento di Theo:
"Lo conosco da tanto e so che può fare molto di più, così come il suo allenatore".
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