IL DATO

Milan, due rossi in Champions in 20 giorni: ecco da quanto non accadeva

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Theo Hernandez e Musah succedono a Costacurta e Angelo Carbone...
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Il Milan ha pareggiato ieri 1-1 col Feyenoord ed è stato eliminato dalla Champions. I rossoneri, con l'espulsione comminata a Theo Hernandez, hanno aggiornato una statistica che era ferma a un bel po' di tempo fa...

Il dato

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Due calciatori del Diavolo (Musah il 29 gennaio a Zagabria e Theo ieri 18 febbraio a San Siro), infatti, sono stati espulsi in Champions League nel giro di 20 giorni.

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Milan, due rossi in Champions in 20 giorni: ecco da quanto non accadeva

Marciniak espelle Theo Hernandez (Foto di Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Era dall'aprile 1994 che al Milan non venivano espulsi due giocatori in così poco tempo nella massima competizione europea.

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All'epoca, quasi 31 anni fa, Angelo Carbone (in Porto-Milan 0-0 del 13 aprile 1994) e Alessandro Costacurta (in Milan-Monaco 3-0 del 27 aprile 1994) furono entrambi espulsi a distanza di 14 giorni l'uno dall'altro.

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Le parole di Conceicao dopo Milan-Feyenoord

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Il tecnico del Milan Sergio Conceicao è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo l'amaro pareggio con gli olandesi. Di seguito le sue parole.

Sulla partita:

"Grande delusione, siamo arrabbiati e dovevamo essere più forti. L'abbiamo preparata per vincerla ma abbiamo sbagliato il secondo gol e diverse occasioni. Da domani (oggi, ndr) dobbiamo pensare al campionato e anche alla Coppa Italia che resta un obiettivo. Dobbiamo essere più forti e lavorare di più ma tra la Dinamo e oggi (ieri, ndr) abbiamo giocato parecchio con l'uomo in meno. L'episodio di Theo ha cambiato la partita, fino a quel momento non erano riusciti a creare delle occasioni".

Sul rosso di Theo:

"Oggi (Ieri, ndr) per me abbiamo perso perché non siamo agli ottavi. In 6 anni al Porto sono andato 5 volte agli ottavi, per me è una cosa nuova. Facciamo errori tutti i giorni, sia io che i giocatori ma la faccia dell'eliminazione è la mia, non dei giocatori".

Sul cambio di Gimenez:

"Per me i complimenti valgono il giusto, le decisioni sono mie perché vengono pagato per questo. Santi quando è arrivato aveva un problema con l'infortunio di prima e ha rischiato di farsi male di nuovo giocando. Eravamo più bassi e io ho fatto queste scelte, sono mie le scelte. Se poi non vinco e sbaglio mi mettono le valigie in mano e me ne vado via. Rispetto le opinioni ma va bene così".

Sui cambi tardivi:

"È vero dovevo anticipare dei cambi. Cambiare tanto per cambiare non serve, bisogna dare qualcosa alla partita. I giocatori devono giustificare il loro ingresso, devono darmi qualcosa".

Sugli errori dei singoli:

"C'è sicuramente da migliorare su tanti punti, anche su questo. Serve avere carattere ma non è facile, capisco la pressione essendo stato giocatore ma l'ambiente non aiuta i ragazzi".

Sul rendimento di Theo:

"Lo conosco da tanto e so che può fare molto di più, così come il suo allenatore".

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