BASTA SUPERSTIZIONI...

Milan, 2 finali vinte col Benfica: “La maledizione di Béla Guttmann è una bugia, mai detto.”

Bela Guttmann
In un'intervista rilasciata al Mundo Deportivo, António Simões, leggenda del Benfica e campione europeo nel 1962, sfata il mito che collega Milan e Benfica.
il Musagete

Nel 1962, António Simões aveva solo 18 anni quando vinse la sua prima Coppa dei Campioni con il Benfica . Fu uno dei protagonisti della leggendaria squadra che, sotto la guida di Béla Guttmann  conquistò l'Europa per due volte consecutive. Più di sei decenni dopo, e dopo otto finali perse, il club di Lisbona resta avvolto nell'ombra di una leggenda che molti considerano una maledizione. Si suppone che questa sia dovuta ad un'anatema che sarebbe stato pronunciato dell'allenatore ungherese dopo aver lasciato il Benfica , diventato  due volte campione d'Europa: "Nemmeno tra 100 anni una squadra portoghese sarà due volte campione d'Europa e il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni". La credenza era che a beneficiarne fosse stato proprio il Milan (Guttmann era stato allenatore rossonero negli anni d'oro del Gre-No-Li), vincitore in finale sulle Aquile portoghesi nel 1963 e nel 1990.

Falso mito

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Ma per Simões questa maledizione non è altro che un mito ripetuto fino a diventare "verità". ma fra virgolette. In una intervista al Mundo Deportivo l'ex giocatore portoghese è stato chiaro: "La maledizione di Béla Guttmann è una bugia", ha affermato senza mezzi termini. "È tutta una bugia. Hanno iniziato a dirlo perché il Benfica ha perso delle finali consecutive. Ma il signor Béla Guttmann non l'ha mai detto, nemmeno in privato", ha chiarito. Secondo lui questa versione dei fatti sarebbe emersa come spiegazione diffusa per gli insuccessi del club in Europa, ma non corrisponde ai fatti. "Come dice il proverbio portoghese, 'María va con gli altri', il che significa che quando una bugia viene ripetuta più volte, finisce per sembrare vera. Ma questo non ha nulla a che fare con il risentimento di Bela per il suo addio al Benfica".

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Disaccordi senza anatemi

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Simões rivela che il vero motivo della partenza di Guttmann furono disaccordi contrattuali dopo il doppio titolo: "Chiese condizioni incompatibili con la capacità finanziaria del club. E sebbene il Benfica lo apprezzasse, non fu trattato bene. Lui, un uomo orgoglioso e indipendente, si sentì ferito e se ne andò".

L'ala sinistra, che quello stesso anno sarebbe diventato il più giovane giocatore a vincere una competizione europea – record che detiene ancora oggi – sottolinea anche il ruolo internazionale del Benfica in quell'epoca d'oro: "Ci sono club con cui il Benfica ha un legame storico impressionante: Real MadridSantos e Manchester United. Hanno contribuito alla crescita di un club che è quasi più grande del suo stesso paese". Per Simões, è ora di lasciarsi alle spalle le superstizioni: "I record sono fatti per essere battuti e le storie devono essere raccontate così come sono accadute. E questa, credetemi, non era una maledizione. È stata un'interpretazione errata durata troppi anni".