Un dettaglio importante per il Milan: le uscite in fase di non possesso

C’è un tema fondamentale e preponderante inerente la finale di domani, ovverosia le uscite sugli esterni interisti da parte del Milan in fase di non possesso.

Nell’ultimo periodo storico il Milan è stato quasi sempre soccombente nei derby con l’Inter proprio su questo importante dettaglio.

L’Inter, nei sei famosi sei derby vinti, ne ha dominato solo uno sul piano del palleggio (nel febbraio del 2023); le altre sconfitte non sono nate da un dominio del gioco, bensì da una preparazione dei dettagli perfetta lato Inter e rivedibile lato Milan.

Le uscite in fase di non possesso del Milan, soprattutto sugli esterni nerazzurri, sono state quasi sempre intempestive e ciò ha determinato in negativo il risultato della partita.

Prendete a titolo di esempio il primo gol dell’Inter nel derby vinto 5-1 nel settembre 2023. L’azione interista nasce su uno sviluppo del gioco da dietro, con uno scarico su Dumfries e un’uscita fuori tempo di Theo Hernandez che determina l’uno contro uno a campo aperto Thuram/Thiaw.

L’Inter non è una squadra che gioca un calcio particolarmente aggressivo, anche in ragione di una rosa abbastanza anziana in alcuni elementi fondamentali. Fa un calcio d’attesa, sfruttando un possesso palla quasi perfetto nella scelta dei tempi di gioco.

In questa finale di Supercoppa, per nessun motivo bisogna commettere l’errore di agevolare questa loro qualità, sbagliando le uscite in non possesso e concedendo loro situazioni di sistema puro (parità numerica o palla scoperta contro la nostra linea difensiva).

Si tratta di un aspetto fondamentale che non è possibile trascurare in alcun modo. D’altronde una finale, come sempre, si decide sui dettagli.