Zlatan Ibrahimovic aveva definito Strahinja Pavlović “la bestia” al momento della presentazione del centrale di difesa serbo alla stampa italiana. Per i tifosi rossoneri era venuto facile il paragone con uno dei difensori più...
Zlatan Ibrahimovic aveva definito Strahinja Pavlović "la bestia" al momento della presentazione del centrale di difesa serbo alla stampa italiana. Per i tifosi rossoneri era venuto facile il paragone con uno dei difensori più rocciosi della recente storia milanista: l'olandese ex Lazio Jaap Stam, in gol anche nei quarti di finale di Champions League contro l'Inter nel 2005.
Pavlovic, "belva" in... Gabbia!
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Dopo un avvio nel segno della titolarità a cui aggiungere una rete realizzata contro la Lazio alla terza giornata di campionato, Pavlović è pian piano scivolato in fondo alle gerarchie di Paulo Fonseca. Scavalcato prima da Gabbia, poi da Tomori e, infine, anche da Thiaw, apparso molto più incerto in avvio di stagione rispetto all'ex Salisburgo, si pensi ad esempio al goffo autogol del tedesco alla prima giornata col Torino. L'esonero del tecnico ex Roma e Lille non ha invertito affatto la tendenza: sono, infatti, zero i minuti giocati dal serbo sotto la gestione Conceicao.
L'occasione Girona
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Pavlović non gioca titolare dalla gara di Coppa Italia con il Sassuolo del 3 dicembre scorso. Da lì solo panchine per il serbo. Contro il Girona, però, in una gara cruciale per atmosfera ambientale, ambizioni Champions e prosieguo della stagione Pavlović, complici le assenze contemporanee di Tomori (squalificato) e Thiaw (infortunato), ritroverà la titolarità al fianco di Gabbia.
Una presenza quella di Pavlović istintuale, rocciosa, vibrante. In grado di dare una scossa ad un ambiente un po' intorpidito e che si interroga sul proprio avvenire, mentre all'orizzonte si addensano ciclicamente nubi minacciose.
Pavlovic è parso sì irruento in alcune circostanze ma i salvataggi sulla linea contro lo Slovan Bratislava e Lazio sono rimasti negli occhi di tutti. Un giocatore da recuperare e in grado di dare una piega differente alla stagione di questo Milan.
Un Milan che è un po' come Rocky nel terzo film della saga. Un Milan timoroso, "che ha paura" e che deve ritrovare gli occhi della tigre, gli occhi ferini... gli occhi delle "bestia"!|