Alberico Evani, la scorsa settimana, è intervenuto al podcast "Il Terzo Uomo". Oltre a celebrare Arrigo Sacchi, "Chicco" ha raccontato un retroscena legato al suo gol su punizione nella finale di Coppa Intercontinentale contro l'Atlético Nacional de Medellín del 17 dicembre 1989.
ERA IL 17 DICEMBRE 1989...
Evani ricorda Tokyo: “Sulla punizione ho anticipato Donadoni e il portiere”
Le parole di Evani
—"L’Intercontinentale del 1989? Una partita molto tattica - ha spiegato l'ex vice allenatore dell'Italia di Roberto Mancini -. Due strateghi della panchina (Sacchi e Francisco 'Pacho' Marturana, nda), squadre molto corte in spazi ristretti. Partita nervosa, poco bella diciamolo. Però per gli studiosi di calcio c’era qualche spunto da andare a prendere perché si scontravano due talenti della panchina. Poi c’erano in campo parecchi giocatori di grande qualità. Partita molto equilibrata, molto nervosa. Poche occasioni sia da una parte che dall’altra… Tempi supplementari… Al 119esimo fallo su Van Basten, punizione dal centrosinistra… Di solito lì è più probabile che batta un destro, infatti c’era Donadoni sulla palla. Io e Donadoni eravamo quelli incaricati sulle punizioni.
Roberto era già a pensare come poterla battere, però, guardando la barriera e il posizionamento del portiere, avevo visto che forse con un tiro a giro avrebbe potuto passare la palla. Prima del portiere, ho anticipato soprattutto Donadoni (ride, nda) perché se gli avessi chiesto ‘Roby batto io’ non me l’avrebbe fatta tirare. E allora anticipando lui, ho anticipato anche il portiere e quindi l’ho colto impreparato. Per fortuna è andata bene, altrimenti le parolacce le avrei prese tutte da Roberto".
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