Alberico Evani, cresciuto nel vivaio rossonero, col Milan ha vinto tutto e ne parla sempre con gioia. "Chicco", l'altro ieri, ha aperto il libro dei suoi ricordi nel podcast "Il Terzo Uomo".
I RICORDI DI CHICCO
Evani racconta: “Con Arrigo Sacchi sembravamo tutti più bravi”
Evani e il Milan di Sacchi
—"Com’era giocare nel Milan dei tre olandesi? Si parla di tre olandesi - racconta Evani -, però poi se andiamo a vedere… il primo anno quando sono arrivati Gullit e Van Basten, praticamente Van Basten ha saltato quasi tutta la stagione, per cui c’era solo Gullit con dieci italiani più tutto il resto perché comunque ci si alternava…
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Però io credo che la forza sia stato il gioco. Il gioco che mister Sacchi è riuscito, con difficoltà iniziale, ma poi quando l’abbiamo appreso, abbiamo cominciato a giocare, non dico a memoria, ma comunque abbastanza sincronizzati. Il gioco ha permesso a tutti noi di migliorare le caratteristiche. Sembravamo tutti, tutti più bravi, perché era il gioco che esaltava le nostre caratteristiche.
L’anno dopo è arrivato anche Frank Rijkaard… però si è fatto male Gullit. E Frank ha dato quella forza… Era partito difensore centrale per poi dopo diventare centrocampista. Ha portato esperienza, qualità. Lui e Carletto (Ancelotti, nda) era una diga davanti alla difesa. Erano difficili da superare".
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