I RICORDI DI CHICCO

Evani racconta: “Con Arrigo Sacchi sembravamo tutti più bravi”

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
L'ex vice allenatore dell'Italia, in passato ct dell'Under 21, 20, 19 e 18 e gloria del Milan, è intervenuto al podcast "Il Terzo Uomo"
01:27 min

Alberico Evani, cresciuto nel vivaio rossonero, col Milan ha vinto tutto e ne parla sempre con gioia. "Chicco", l'altro ieri, ha aperto il libro dei suoi ricordi nel podcast "Il Terzo Uomo".

Evani e il Milan di Sacchi

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"Com’era giocare nel Milan dei tre olandesi? Si parla di tre olandesi - racconta Evani -, però poi se andiamo a vedere… il primo anno quando sono arrivati Gullit e Van Basten, praticamente Van Basten ha saltato quasi tutta la stagione, per cui c’era solo Gullit con dieci italiani più tutto il resto perché comunque ci si alternava…

Evani in azione (Foto tratta da profilo X @acmilan)

Però io credo che la forza sia stato il gioco. Il gioco che mister Sacchi è riuscito, con difficoltà iniziale, ma poi quando l’abbiamo appreso, abbiamo cominciato a giocare, non dico a memoria, ma comunque abbastanza sincronizzati. Il gioco ha permesso a tutti noi di migliorare le caratteristiche. Sembravamo tutti, tutti più bravi, perché era il gioco che esaltava le nostre caratteristiche.

L’anno dopo è arrivato anche Frank Rijkaard… però si è fatto male Gullit. E Frank ha dato quella forza… Era partito difensore centrale per poi dopo diventare centrocampista. Ha portato esperienza, qualità. Lui e Carletto (Ancelotti, nda) era una diga davanti alla difesa. Erano difficili da superare".