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serie a
Squalifiche per una giornata effettiva a Gimenez e Conceicao più annesse multe da 15mila euro per l’attaccante messicano e 5mila euro per l’allenatore portoghese.
"GIMENEZ Santiago Tomas (Milan): per avere, al 21° del primo tempo, divincolandosi, colpito con il gomito il petto un calciatore della squadra avversaria".
MARCENEIRO DA CONCEICAO Sergio Paulo (Milan): per avere, al 47° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, rei- terando tale atteggiamento all'atto del provvedimento di espulsione.
La spiegazione che si può azzardare è un'interpretazione cervellotica: Beukema prova a divincolarsi in un'azione, cerca di liberarsi dalla marcatura serrata di Gabbia. La sua non è una reazione come quella di Gimenez che sgomita e colpisce il difensore della Roma.
A Pressing, Graziano Cesari, spiega: "Sono due episodi identici! Come Gimenez oggi, andava espulso anche Beukema nella finale di Coppa Italia! Il protocollo non è cambiato… anche quello di Coppa Italia negli ambienti dell'Aia è stato considerato errore". Luca Marelli a DAZN condivide: "Gimenez e Mancini si contrastano, e a un certo punto il messicano tira una gomitata con il braccio destro. Sono solito dire che non esistono episodi identici nel calcio, al massimo simili. Ma se guardiamo i due episodi sono effettivamente identici. Piccinini non può vederla e il Var lo richiama perché rileva una condotta violenta, ovvero un gesto atto a creare un danno volontario all'avversario. In questi casi la squalifica è di 2 o più giornate".
Gimenez 5: Ingenuità colossale di Santiago Gimenez, anche se, dopo pochi mesi in cui è arrivato in Italia non ha capito molto dei metri arbitrali della Serie A. La prima confusione in testa gliela mette l'arbitro di Empoli-Milan con il mancato rosso a Cacace per il piede a martello su Walker e poi l'espulsione di Tomori dopo il fallo in fuorigioco. Poi quel che è accaduto nella finale di Coppa Italia a Gabbia... Stessa dinamica, non solo nessun rosso, neanche giallo e l'arbitro non è chiamato a rivedere l'azione dallo stesso collega presente al Var, ovvero Mazzoleni. Non mi sento di dar colpe all'attaccante messicano perché Serie A, AIA, arbitri e tutto il calcio italiano a chi arriva dall'estero deve insegnare, formare e spiegare, non confondere
Sergio Conceiçao è intervenuto al termine di Roma-Milan, ai microfoni di Dazn.
Sulla partita.
Conceiçao: "L'ambiente non è facile dopo aver perso una finale, dove ci sono stati degli episodi, non solo nella finale, che non sono girati a nostro favore. Il VAR e AVAR che ci sono stati oggi, sono stati gli stessi di Bologna. Non dico che non ci sia il rosso di Gimenez, non ho visto ancora le immagini e mi hanno detto che ci può stare. Comunque, contro il Bologna c'è stata la stessa situazione con Gabbia. Non sto dicendo che con l'espulsione avremmo vinto, dovevamo fare molto dipiù, ma sono dettagli che diventano difficili da sostenere. Abbiamo cercato di dare il massimo, e su questo non c'è nulla da dire. Abbiamo pareggiato la partita, gli ultimi dieci minuti del primo tempo la Roma non ha toccato neanche la palla. Io ero fiducioso sul fatto che potessimo anche vincere la partita. Il secondo gol è arrivato da una palla inattiva e si può prendere gol in questa maniera. Con Luka e Rafa abbiamo avuto due palle gol per pareggiare, ma poi abbiamo preso il terzo gol."
Sull'ultima settimana e sul confronto con la società in merito al percorso fatto.
Conceiçao: "E' vero. Ognuno deve ragionare e fare una valutazione su quello che è stato il suo lavoro. Sono molto esigente con me stesso, sono tutti i giorni a Milanello a lavorare e sicuramente valuterò tutto quello che è stato fatto. Prima della partita, ho avuto la curiosità di vedere i numeri e da quando io e il mio staff siamo arrivati, oggi prima della partita eravamo in zona Champions. Non dico che sarebbero stati cinque mesi perfetti, ma abbiamo comunque fatto delle cose positive, abbiamo vinto un titolo, siamo arrivati ad una finale. Nelle partite chiave ci sono stati degli errori individuali ed episodi che ne hanno condizionato il risultato. E' un anno che non va bene per una squadra storica come il Milan, ognuno deve analizzare il suo lavoro e alla fine si parlerà, senza dubbio."
Sul saluto a San Siro.
Conceiçao: "Ho sempre vissuto questa professione con passione. Im questo momento, io sono vicino ai miei ragazzi e mi dispiace che per una parola, ho solo detto di rispettare i giocatori in campo, non potrò esserci. Perché il fallo del second gol, per me, non c'é mentre quello su Sottil, al limite dell'area, invece sì. Ma era facile da vedere, ho fatto venticinque anni da professionisti e so che i piccoli dettagli possono fare la differenza. Io sono un appassionato di calcio, in una maniera molto attiva e mi dispiacerà non essere vicino ai giocatori. Penso poi, che siamo in un momento in cui dovremo essere uniti, ancora per cinque o sei giorni, in un ambiente non facile e in una stagione non facile, ma siamo qui per prenderci tutte le responsabilità."
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