Le dichiarazioni del rossonero

La carica coinvolgente di Tijjani Reijnders: “Milano è rossonera”

Tijjani Reijnders
Le dichiarazioni rilasciate a Gazzetta da parte di Reijnders dopo la semifinale di Coppa Italia
Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 

Tijjani Reijnders, in una lunga e piacevole intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato di questa stagione complessa in campionato, ma non ha nascosto la sua speranza di poterla chiudere con due trofei.

Ecco un estratto con le dichiarazioni più importanti rilasciate dal centrocampista rossonero.

La stagione del Milan e le aspirazioni personali di Reijnders

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MILAN, ITALY - APRIL 23: Tijjani Reijnders of AC Milan celebrates after scoring the his team's third goal during the Coppa Italia Semi Final match between FC Internazionale and AC Milan at Stadio Giuseppe Meazza on April 23, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Giuseppe Cottini/AC Milan via Getty Images)

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Reijnders, cosa voleva dire mercoledì quando, dopo aver segnato la rete del 3-0, è andato sotto la Curva Sud e ha indicato lo stemma del Milan?

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«Milano è rossonera perché in questa stagione l’Inter non ci ha mai battuto. Abbiamo mostrato quello che sappiamo fare e l’ultimo è stato il migliore dei cinque derby giocati».

Ci spiega cosa significa quell’esultanza a braccia aperte sotto la Curva che fa spesso?

«È un’immagine che mi è venuta in mente tempo fa. Quando sono a casa scherzo spesso e, se le cose non vanno come voglio, dico… C’est la vie , questa è la vita. Quel gesto con le braccia riassume il mio motto, ma preferisco farlo sul campo dopo una rete, piuttosto che quando non sono contento».

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Qual è il segreto della sua stagione finora da quindici reti e quattro assist?

«Ogni giocatore vuole segnare e servire assist ai compagni. Anche in passato andavo vicino a far gol, ma non ero concreto come adesso. Negli scorsi mesi ho lavorato molto, ho parlato con amici e familiari, soprattutto con mio padre Martin e mio fratello Eliano, e mi hanno fatto capire come aiutare la squadra con le mie giocate».

Pioli a gennaio a Riad ha scherzato dicendo che quando la allenava lui, calciava sempre fuori...

«Una spiegazione non c’è, a parte il fatto che non siamo stati continui a livello di rendimento e in Serie A abbiamo perso per strada tanti punti.Un esempio lampante è la vittoria al Bernabeu contro il Real seguita dal pareggio a Cagliari: se vuoi lottare per vincere lo scudetto, non te lo puoi permettere. Dobbiamo fare molto meglio in questo finale di stagione e nella prossima. Sono convinto che miglioreremo».

Alcuni top club la seguono e la vorrebbero acquistare, ma lei ha deciso di rinnovare fino al 2030 con il Milan. Perché?

«Vivere in Italia e giocare in una società come il Milan è il sogno che avevo fin da bambino. La mia famiglia è felice qui e quando mi è stato proposto il rinnovo, è stata una scelta facile. Ringrazio anche la società: i dirigenti sono stati veloci a prolungare il nostro accordo e ora sono contento».

Prima di arrivare a Milano, era a quota zero trofei, mentre il 14 maggio potrebbe vincere il secondo. Ci sta prendendo gusto?

«Vincere la Supercoppa è stato fantastico e ho provato sensazioni incredibili. Mi ha fatto venir voglia... di altri trofei. Essere in finale di Coppa Italia è una grande chance e dobbiamo andare a Roma con un unico obiettivo: portare a casa la coppa».

Quanti meriti ha Conceiçao per la qualificazione alla finale?

«Molti. Abbiamo parlato della possibilità di vincere due trofei e siamo scesi in campo determinati a conquistare la finale. Il nuovo modulo si adatta bene alle caratteristiche della rosa. Si può sempre migliorare, ma siamo sulla buona strada».

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Quale sogno ha nel cassetto?

«Vincere trofei. In questa stagione possiamo conquistarne due, ma nelle prossime il mio sogno più grande è quello di mettere la seconda stella sopra la patch del Milan».

Parla da vero rossonero.

«Sono innamorato di questi colori ed è un onore indossare la maglia del Milan».