Adli: “Volevo restare al Milan, ma il club ha fatto in modo di separarsi da me”
CAIRATE, ITALY - JULY 16: Yacine Adli of AC Milan in action during Milan Futuro training session at Milanello sports center on July 16, 2025 in Cairate, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
L'ex centrocampista del Milan, ora all'Al-Shabab, racconta il suo addio in un’intervista a L’Équipe: "Ho ricevuto molte altre proposte, soprattutto in Italia, ma anche da alcuni club in Inghilterra e in Francia".
Ex Milan, Yacine Adli è ripartito dall'Arabia Saudita ed è stato intervisato da L’Équipe
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Il capitolo rossonero di Yacine Adli si è chiuso forse troppo presto, ma con un bel messaggio d'addio. L'ex centrocampista del Milan ha scelto la Saudi Pro League a inizio settembre 2025 per rilanciare la sua carriera, firmando con l'Al-Shabab per 7 milioni di euro. E lo ha fatto con un’idea chiara in testa: puntare alla Nazionale francese, nonostante l’interesse da parte dell’Algeria.
Ecco le sue parole, rilasciate in esclusiva a L’Équipe, dopo il suo debutto in Arabia Saudita, in un clima torrido e in una realtà ancora da digerire.
"È un po' complicato, il clima qui è diverso", ammette l'ex centrocampista anche di Fiorentina, Paris Saint-Germain e Bordeaux. "C'è bisogno di un periodo di adattamento. Cerco di essere pronto il più rapidamente possibile, ma la competizione è già iniziata, quindi devo mettermi subito in gioco".
Adli: “Il Milan ha fatto in modo di separarsi da me, volevo restare”
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Adli, però, non usa mezze parole sul suo addio al Milan.
"Volevo assolutamente restare a Milano, ma purtroppo il club ha fatto in modo di separarsi da me", continua il 25enne nativo di Vitry-sur-Seine."Quindi ho fatto una preparazione un po' troncata, dato che ero fuori dal gruppo e loro volevano vendermi. Ho ricevuto molte altre proposte, soprattutto in Italia, ma anche da alcuni club in Inghilterra e in Francia. E poi ho avuto questa opportunità, che ho ritenuto la migliore per la mia famiglia".
Arabia e soldi? “Conta stare in pace con sé stesso”
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I riflettori sono puntati anche sulla scelta della Saudi Pro League, criticata per motivi economici e di visibilità. Ma Adli chiarisce:
"Tutto è rifiutabile e tutto è accettabile. Il giocatore deve essere d'accordo su ciò che vuole per sé, per la sua famiglia e per la sua carriera", spiega Adli."Insomma, per essere in pace con sé stesso. Anche se ci sono molti soldi in ballo, si tratta di un campionato in espansione, che sta diventando attraente anche per la sua competitività. Non è ancora al livello dei campionati europei, ma il divario si sta riducendo".
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Yacine: “Solo la Francia. L’Algeria? No”
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L’aspetto più delicato resta quello legato alla Nazionale. Nonostante il pressing della Federazione algerina, Adli ribadisce senza esitazioni il suo rifiuto:
"Avevo annunciato il mio obiettivo di giocare per la Nazionale francese. Dal momento in cui ho preso questa decisione, non tornerò indietro, questo è chiaro. Non importa se gioco in Arabia Saudita o in Europa. Per me non cambia nulla ed è per puro rispetto verso l'Algeria".
E alla domanda se ci siano ancora possibilità di vederlo un giorno con la maglia dei Fennecs, Adli taglia corto:
"No".
Ambizione intatta per Yacine
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In Arabia Adli cerca rilancio, ma con lo sguardo fisso su un solo obiettivo: la Nazionale francese.
La maglia dell’Algeria, per lui, non è e non sarà mai un'opzione. E nel calcio delle scelte coraggiose, questa - giusta o sbagliata - è tra le più nette.