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Voci da New York
Milan, Steinbrenner: “Quando ti viene affidata una tradizione, devi proteggerla”
Milan, ITALY - SEPTEMBER 09: A general view inside the AC Milan Store during the AC Milan Bottega del Diavolo - NY Yankees Collection Launch on September 09, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Sara Cavallini/AC Milan via Getty Images)
Il Milan potrebbe passare agli Yankees, quarta proprietà in otto anni, con prospettive di stabilità e ambizione futura.
L’indiscrezione è di quelle forti, anche se è tutta da verificare e si deve scontrare con una realtà che attualmente vede i proprietari degli Yankees lontani dal Milan. Infatti si parla molto di un 10% del club rossonero già in mano agli Steinbrenner, ma in realtà così non è. Il Milan è di proprietà di Gerry Cardinale che dovrà saldare il vendor loan. Mentre gli Steinbrenner hanno una quota di partecipazione solo nel fondo di investimenti di Cardinale, ergo Red Bird. Anche se sottile, la differenza c'è ed è netta.
La famiglia Steinbrenner, proprietaria dei New York Yankees, stando però a semplici indiscrezioni giornalistiche sarebbe interessata ad acquistare la maggioranza del Milan. Per riuscirci, sarebbe disposta a rilevare il vendor loan contratto per l’acquisto del club, saldando così il debito e diventando di fatto azionista di riferimento della società rossonera.
La notizia è stata lanciata dal giornalista Carlo Pellegatti e ripresa da numerosi quotidiani e media italiani.
Un’operazione clamorosa se fosse vera, dalle tempistiche ancora incerte, che riporterebbe il Milan a cambiare proprietà a soli tre anni dall’ingresso del fondo RedBird Capital Partners, subentrato nel 2022 a Elliott Management Corporation. Dal 2017, anno dell’uscita di scena della storica proprietà Fininvest, il club rossonero ha già conosciuto tre passaggi di mano in appena otto anni. Quella con gli Yankees sarebbe dunque la quarta proprietà in un arco temporale estremamente ristretto.
La speranza dei tifosi è che, se l’indiscrezione dovesse trovare conferma e concretizzarsi, la nuova proprietà dei Steinbrenner si impegni in un progetto di lungo periodo, capace di restituire al Milan stabilità e visione futura, andando oltre i cambi di gestione ravvicinati. Anche per questo ad accompagnare la semplice notizia di un possibile interessamento, abbiamo raccolto le frasi più celebri della famiglia Steinbrenner, pronunciate, soprattutto da George III, il primo proprietario degli Yankees.
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Milan, le parole e l’eredità di George Steinbrenner
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George Michael Steinbrenner III, soprannominato “The Boss”, è stato uno dei più celebri uomini d’affari americani. Proprietario e socio amministratore dei New York Yankees dal 1973 fino alla sua morte nel 2010, è ricordato per la sua personalità carismatica e per le dichiarazioni spesso rimaste scolpite nella memoria collettiva.
Ecco alcune delle sue frasi più iconiche, rilasciate a Esquire, Bleacher Report e Associated Press:
- “Sfido chiunque a mangiare una ciambella alla marmellata ricoperta di zucchero senza sporcarsi. Non che questo mi impedisca di provarci”.
- “Prima di ogni partita casalinga delle World Series, faccio un giro nei bagni dello Yankee Stadium per assicurarmi che siano puliti”.
- “Mi emoziona cantare l’inno nazionale”.
- “Quando ti viene affidata una tradizione, devi proteggerla”.
- “Mio padre non mi ha mai dato la paghetta. Mi diede delle galline. Dovevo nutrirle, raccogliere le uova e venderle. Tenevo i registri. Dovevo gestirlo come un’azienda. Quando andai all’accademia militare, vendetti l’attività alle mie sorelle a un prezzo troppo alto, e da allora non mi hanno più sopportato”.
- “Non è giusto dire: “Mandate Darryl Strawberry in prigione”. Che cosa ha fatto? Ha rapinato una stazione di servizio? Ha sparato a qualcuno? No, ha una malattia. Una dipendenza. Non puoi semplicemente dirgli di smettere”.
- “Robert Merrill canterà l’inno nazionale allo Yankee Stadium finché riuscirà a muoversi”.
- “L’unica cosa che mi interessa sono i tifosi degli Yankees. Non mi importa minimamente di ciò che dicono gli altri o i detrattori. Questo non mi dà alcun fastidio”.
- “Non ho nulla contro i capelli lunghi in sé. Ma sto cercando di instillare un certo senso di ordine e disciplina nella squadra, perché penso che la disciplina sia importante in un atleta”.
Dagli Yankees al Diavolo: un legame che promette di rivoluzionare il concetto di club moderno. Una nuova era di spettacolo e ambizione potrebbe cominciare con gli Steinbrenner alla guida del Milan.