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Rabiot a DAZN: “Non è stato difficile scegliere il Milan, Maignan mi disse…”

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
Adrien, oltre che in conferenza stampa, ha parlato anche ai microfoni di DAZN, a due giorni da Milan-Bologna. Il ruolo di Allegri, l’amicizia con Maignan, il sogno Scudetto e il ritorno in Italia.
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Adrien Rabiot è un nuovo giocatore del Milan da lunedì 1 settembre 2025. Il centrocampista ex Juventus arriva dal Marsiglia per alzare ulteriormente la qualità della mediana milanista. Il Nazionale francese, classe 1995, sarà sicuramente una pedina fondamentale per Massimiliano Allegri.

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Rabiot, le prime parole di Adrien a DAZN

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Rabiot, dopo gli impegni con la Francia e la conferenza stampa di presentazione a Casa Milan, ha parlato anche a DAZN, intervistato dalla collega Barbara Cirillo. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

La trattativa Marsiglia-Milan: “Si è fatto tutto velocemente”

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“Ho avuto il mister, ho parlato con il mister mentre la mia mamma parlava con il direttore. Si è fatto tutto velocemente per chiudere perché era l’ultimo giorno. Quindi sono andato a Parigi per andare in Nazionale, ho fatto tutto lì a Parigi, la visita, ho chiamato anche a Parigi e poi dopo la Nazionale sono andato subito con lui.”

Allegri, prima chiamata e garanzia

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“Sì, ma il mister mi chiamava quest’estate anche prima di essere al Milan. Abbiamo questo rapporto. Ma sì, quando già è arrivato al Milan voleva sapere la mia situazione.”

“Il Milan? Una scelta facile”

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“Il Milan è un grandissimo club, ha una storia pazzesca, uno dei migliori club al mondo. Quindi non è stato difficile scegliere il Milan. Poi mi ha convinto anche il mister di venire qua.”

“Cosa mi ha detto Allegri per convincermi? Che c’era un progetto importante per due, tre, quattro anni. Che bisogna avere giocatori forti per poter tornare in Champions, lottare per il campionato, fare le grandi cose. A me subito è interessato questa cosa. Quindi si è fatto tutto velocemente.”

“Se ci ho dovuto pensare troppo? Non ho avuto il tempo di pensarci. Ma è vero che giocare per il Milan, indossare questa maglia, è qualcosa di importante.”

Il ritorno in Italia: “Mi è mancata”

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“Io conosco bene l’Italia, mi sono trovato bene prima. Era anche una cosa bella di tornare qui a giocare.”

“Nostalgia dell'Italia a Marsiglia? Sì, io ho fatto 5 anni in Italia, quindi mi sono trovato bene. Mi piace vivere qua, la gente, anche il calcio che ha un’importanza qua in Italia. Sempre tutto questo, ho sentito un po’ la mancanza dell'Italia.”

Milanello, Allegri e lo staff: l’accoglienza

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“Chi mi ha accolto ieri per primo? Ho visto tutto lo staff, Alberto (Marangon, nda), poi i giocatori, il mister. Conosco bene anche lo staff, tutto lo staff che lavora con il mister, quindi siamo tutti molto contenti. È stato emozionante.”

Maignan, amico e consigliere

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“Come è stato ritrovare qua Maignan col quale sono cresciuto insieme al PSG e se lui ha contribuito al mio arrivo al Milan? Sì, anche lui quando ha sentito le voci del mercato mi ha chiamato subito: ‘Vieni al Milan’. Ma già da qualche anno mi dice di venire al Milan.”

“Quando è stato più concreto mi ha detto: ‘Se posso fare qualcosa per aiutarti, se hai bisogno di sapere qualcosa, dimmi’. È un ragazzo che conosco, è un amico, più di un amico, che conosco da anni.”

“Al Paris Saint-Germain non abbiamo avuto l’opportunità di giocare insieme perché lui è andato via subito dopo aver firmato con la Prima Squadra. Quindi giocarci insieme così, a me fa piacere.”

“Chi è il più felice dei due? Lui è felice di avermi qua, di aver ritrovato anche Nkunku. Anche lui è cresciuto nel settore giovanile del PSG, abbiamo giocato tutti insieme. Poi ritrovare i francesi nello spogliatoio per lui è bello, ma sono davvero contento di essere qua anch’io.”

Rabiot sul giocare con Modric: “Una leggenda”

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“Modric? Una leggenda del calcio, ha fatto tante cose belle, Pallone d’Oro. Quello che ho saputo e quello che ho visto da ieri è che è una grande persona, molto gentile. Poi in campo è un giocatore straordinario. Giocare accanto a lui sarà bello, spero di poter fare grandi cose con lui.”

“Ma più in generale penso che abbiamo una bella squadra, con giocatori più di esperienza, con giocatori più giovani. Quello fa un bel mix.”

Il pensiero alla Juventus

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“Juventus-Milan allo Stadium come me la immagino? Sì, sì, è vero che ho fatto cinque anni alla Juve. Per me è stata una parte importante della mia carriera. Quindi anche per questo ho un bel ricordo dell’Italia, perché ho fatto bene, ho fatto grandi cose alla Juve.”

“Ma poi ormai sono un giocatore del Milan. Non voglio dimenticare tutto quello che ho fatto con la Juve, perché è importante. Ma ormai devo concentrarmi sul Milan, su cosa devo fare per aiutare la squadra, il club.”

“Ma per me veramente sarà emozionante tornare a giocare contro la Juve, perché è parte della mia vita, della mia carriera, e questo non lo voglio dimenticare assolutamente.”

Il legame con Allegri è sempre stato costante

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“Se avevo sofferto l'esonero di Allegri alla Juve e se c'era una 'promessa' tra di noi? Non abbiamo mai parlato del futuro dopo la Juve, ma ci siamo sempre sentiti con il mister. Lui va anche spesso in Francia, a Monaco. Abbiamo avuto la possibilità di vederci.”

“Mi sono veramente trovato bene con lui, quindi ci capiamo. Diciamo che abbiamo la stessa mentalità, ambizione, la voglia di fare le cose per bene, di vincere. Per tutto questo mi ritrovo un po’ nel mister.”

“Per me è stata importante la presenza del mister qui al Milan, ovviamente. Ma prima c’era il club. Per venire qua al Milan queste due cose hanno fatto sì che volevo venire qua.”

Le potenzialità di questo Milan

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“Che sensazione ho del Milan e del gruppo? Sì, secondo me è un gruppo forte. Come ho detto prima, il mister ha giocatori più giovani, con talento, e giocatori con un po’ più di esperienza.”

“Poi dove può arrivare non lo so, bisogna conoscere un po’ meglio ognuno di noi, dare qualcosa all’interno dello spogliatoio. Comunque ci sono stati tanti cambi quest’anno come giocatori.”

“All’interno dello spogliatoio c’è qualità, dobbiamo giocare le partite bene, vincere, trovare e prendere la condizione. Poi vedremo dove siamo più in futuro, a febbraio o a marzo, per poter dire cosa possiamo fare. Ma per ora dobbiamo concentrarci su quello che arriva: vincere le partite.”

Rabiot sull’accoglienza dei tifosi in aeroporto

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“Bene, non era come l’anno scorso a Marsiglia dove c’era tanta gente, ma bene. E poi anche con la gente del club, tutti carini. Veramente si sente che è una famiglia qua al Milan. Per un giocatore è importante sentire questo calore.”

Lo Scudetto? “Mi piacerebbe vincere di nuovo”

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“Se non sbaglio, il primo anno che tu arrivi alla Juve vinci lo Scudetto, ma non è che quest’anno…?Spero anche di vincere con il Milan, anche perché il primo anno ho vinto lo Scudetto ma non abbiamo potuto festeggiare bene con i tifosi per il Covid. Ovviamente mi piacerebbe vincere di nuovo e fare di tutto per arrivarci.”

Adrien chiarissimo

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Adrien Rabiot ha le idee chiare: tornare in Italia per vincere, in un Milan che gli offre una nuova grande opportunità sotto la guida di un tecnico che conosce bene. Il centrocampista francese non dimentica il passato bianconero, ma guarda al futuro con determinazione. E lo fa partendo da una promessa non detta, ma forse mantenuta: tornare a vincere insieme ad Allegri.

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