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Dando ormai per scontato l'addio di Conceiçao, il Milan si prepara ad accogliere un nuovo allenatore sulla sua panchina.
Nel tourbillon di candidati avanzati dalle cronache, nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Thiago Motta.
Come suggerisce la logica, per il momento il profilo dell'ex Juve è da iscrivere al taccuino delle semplici suggestioni; ma nel caso in cui questa pista dovesse realmente prendere quota, si tratterebbe dell'allenatore giusto per il Milan e il suo nuovo corso?
Come i più attenti ricorderanno, il nome di Thiago Motta è già stato accostato con insistenza al Milan; in particolare, facciamo riferimento alla scorsa primavera: mentre l'era Pioli stava volgendo al termine, il nativo di São Bernardo do Campo incantava tutta Italia con il suo Bologna, capace di centrare la partecipazione alla massima competizione europea dopo 60 anni di assenza.
Il vociare della passata stagione non è però l'unico incrocio che ha rischiato di congiungere le strade del Milan e dell'ex nazionale italiano.
A testimonianza di ciò, la rivelazione su Thiago Motta fatta dal procuratore Dario Canovi a TuttoMercatoWeb; quando ancora era protagonista all'interno del rettangolo verde, la dirigenza rossonera ha pensato seriamente all'acquisto dell'allora centrocampista del Barcellona.
"Noi lo assistiamo da quando era al Barcellona. Lui a quel tempo rifiutò un trasferimento al Milan per un sacco di soldi, gli garantivano 1,5 milioni di euro all’anno. Questo perché voleva dimostrare a loro che era un giocatore da Barcellona, poi si fece male due volte. Per un certo periodo non lo abbiamo più seguito ma poi ci siamo ritrovati quando è andato al Genoa”.
Oltre alla figura dell'allenatore, l'altro tassello mancante nell'organigramma del Milan che verrà è quello del direttore sportivo; contrariamente al discorso riguardante la panchina, le principali fonti di informazione sembrano essere però concordi sul nome di Igli Tare, che avrebbe addirittura già firmato il proprio contratto con il club rossonero.
Nel merito del possibile arrivo di Thiago Motta, l'ex ds biancoceleste potrebbe fungere da chiave di volta, in quanto in passato ha speso parole di apprezzamento nei confronti di quello che al tempo era il neo tecnico della Juventus:
"Io cominciai a seguirlo con grande attenzione quand’era al Genoa, e anche se durò poco e non ottenne i risultati sperati avevo intuito il suo valore, si vedeva la sua mano. A La Spezia ha saputo resistere a momenti molto difficili, ricordo quando vinse a Napoli con un’autorete, sembrava sull’orlo dell’esonero. Napoleone aveva ragione, i generali devono essere anche fortunati, non solo bravi"
Entrando nel merito di quello che potrebbe essere l'annuncio di Thiago Motta come allenatore del Milan, sono diversi i punti da considerare.
Partendo dai fattori inequivocabilmente positivi, parliamo di un allenatore italiano e che conosce molto bene la Serie A, campionato in cui ha già allenato ben 4 squadre, in ordine: Genoa, Spezia, Bologna e Juventus.
In particolare, le esperienze al Picco e al Dall'Ara sono state particolarmente proficue. A La Spezia ha centrato una preziosa salvezza valorizzando una rosa giovane e non esattamente composta da campioni affermati.
L'esperienza al Bologna, poi, gli ha permesso di mettere in luce tutte le sue capacità e conoscenze tecnico-tattiche. Oltre ad aver fatto sbocciare diversi talenti come Zirkzee, Calafiori e Ferguson, Motta è stato capace di mettere in piedi un impianto di gioco tanto efficace a livello di risultati quanto bello da vedere.
Un altro aspetto da non sottovalutare è il fattore rivalsa; sia per il tecnico, scottato dall'allontanamento prematuro dalla panchina della Juventus, e per il Milan stesso, reduce da una delle stagioni più sciagurate della sua gloriosa storia.
In più, se il club di via Aldo Rossi dovesse realmente affrontare una rivoluzione estiva, Motta potrebbe ergersi a condottiero della ripartenza del club come già fatto in Emilia, con un gruppo giovane, rinnovato ed orfano di bomber Aranutovic e di capitan Soriano.
In merito, sono significative le dichiarazioni di Giovanni Fabbian, centrocampista del Bologna.
"Con Thiago Motta mi trovo benissimo. È un maestro di calcio che chiede molto a ciascuno di noi, aiuta a migliorare sotto tutti i punti di vista; sa garantire un clima sereno all'interno dello spogliatoio. Siamo un gruppo di ragazzi che hanno una gran voglia di giocare a calcio, non solo di vincere.”
Nonostante il profilo di Thiago Motta possa intrigare i tifosi del Milan per diversi motivi, le perplessità sul profilo dell'ex centrocampista di Inter e Genoa non mancano, e vertono principalmente sul fallimento nella sua prima stagione al timone di un big; inoltre, le difficoltà incontrate a Torino, assomigliano per certi versi a quelle che hanno segnato l'esperienza (negativa) dell'ex allenatore del Milan Paulo Fonseca; entrambi, infatti, hanno avuto problemi di natura caratteriale e di gestione dello spogliatoio. Se a Fonseca veniva quantomeno riconosciuta una certa energia e partecipazione durante i match, l'universo bianconero contestava a Motta anche un'eccessiva flemma e un'apparente mancanza di capacità di reazione, oltreché una certa riluttanza ad ammettere le proprie colpe.
In attesa che il Milan sciolga le riserve sul futuro della propria guida tecnica, il nome di Thiago Motta resta sostanzialmente sospeso tra suggestione e possibilità concreta. Nonostante il recente esonero, si tratta comunque di un tecnico giovane, che conosce il campionato e dalle indubbie competenze, sul quale però aleggia più di qualche dubbio legato alla sfera caratteriale, tema che è già stato fin troppo centrale nella delittuosa stagione del Milan.
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