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CI RIMASI MALE

Seba Rossi: “Sacchi convocò la difesa, il centrocampo, ma non il portiere”

Redazione Milanistichannel
Sebastiano Rossi, storico muro rosso nero degli anni ha parlato del Milan di Berlusconi, degli anni con Sacchi e Capello

Sebastiano Rossi leggendario portiere, di 1 metro e 90, del Milan degli invincibili ha ricordato la sua carriera al Milan in esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Seba adesso ha 60 anni, nel calcio ha giocato fino a 39 e non vuole altro che riposarsi. Vive a Cesena e come racconta alla Gazzetta: adesso è un pescatore e cacciatore.

E a proposito di pesca, Sebastiano Rossi ha vinto tanti titoli in rossonero

"È stata una buona, ottima pesca. Ho tirato su titoli, grandi coppe e anche qualche record personale. È andata molto bene. Ragazzi, ho giocato in “quel” Milan".

Tempo fa lo stesso Seba disse che sarebbe potuto andar meglio...

"Parlo per me. Ho detto, e lo ripeto, che mi sarebbe piaciuto giocare anche il Mondiale nel 1994. Avevo vinto lo scudetto e la Coppa dei Campioni con il magico Milan. Ricorda? Atene, il 4-0 al Barcellona. Ma il ct Sacchi ha fatto altre scelte. Ha convocato la difesa del Milan, il centrocampo del Milan, ma non il portiere del Milan.  Non ci sono rimasto bene, ma me ne sono fatto una ragione. Insomma, dai, sarebbe stato bello giocare e magari vincere anche un Mondiale. Sai che triplete..."

Aug 1996: A portrait of Sebastiano Rossi of A.C Milan taken during the club photocall. Mandatory Credit: Allsport UK

Da Sacchi ricorda il suo primo maestro Lippi che lo allenò al Cesena

"Gli devo molto. Abbiamo vinto il campionato Primavera con il Cesena. È una persona straordinaria."

Sacchi ha rivelato che lei, nelle giovanili, voleva smettere. Sacchi ha detto: per amore. È vero?

Sì, volevo piantare tutto. A vevo 15 anni e avevo preso una cotta tremenda per una ragazza. Non volevo più giocare, non me ne fregava più niente, pensavo solo a lei. Arrigo mi convinse a continuare. Mi ha parlato da amico, da fratello. Mi diceva: scusa, non puoi fare due cose insieme? L ’amore è bello, Seba, ma anche l’amore per il calcio non è da buttar via. Aveva ragione. Arrigo è un grande, gli sono riconoscente. Come con il presidente Berlusconi".

25 Feb 1996: AC Milan keeper Sebastiano Rossi during the Serie A match against Juventus at the Stadio Delle Alpi in Turin, Italy. Mandatory Credit: Claudio Villa /Allsport

E da Sacchi a Berlusconi...

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"I ricordi. E sono soltanto belli. Lui ci voleva bene, ci difendeva, ci aiutava, nel momento del bisogno era sempre presente. Berlusconi era grande e ha fatto grande il Milan. Noi eravamo i suoi ragazzi, io ero felice di stare con lui, in quella squadra. Ci ha fatto diventare "Invincibili". E io ero il portiere".

Sebastiano Rossi con Capello

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Il miglior Rossi venne più tardi, maturò con il tempo. Sulla panchina non ci fu Sacchi, ma Capello

"Ho lavorato con Bigon, Lippi, Sacchi e altri. Ho imparato da tutti. Con Fabio Capello è stata un’altra storia. Era diverso, perché era diverso quel Milan. C’era sempre, mi piace ricordarlo, il profumo della vittoria. Sono state stagioni particolari, indimenticabili. Eravamo bravi ragazzi"