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La Giunta comunale di Milano ha approvato la delibera sulla vendita dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe ai due club, Milan e Inter. Lo ha riportato direttamente la vice sindaco, Anna Scavuzzo, dopo la riunione nel primo pomeriggio di oggi 17 settembre 2025, avvenuta da parte dell’organo esecutivo di Palazzo Marino.
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Discussione e voto in Consiglio comunale
La delibera arriverà in Aula, dove si deciderà se il progetto ha il via libera politico. È qui che si misurerà il sostegno effettivo, anche tra i consiglieri di maggioranza indecisi.
Formalizzazione dell’accordo con Milan e Inter
Dopo il via libera politico, la firma del contratto di vendita delle aree, compresa la stipula degli obblighi sui tempi, le modalità di costruzione e le garanzie richieste dal Comune.
Permessi, autorizzazioni e conferenze di servizio
Adempimenti tecnici necessari: autorizzazioni urbanistiche, valutazioni ambientali, vincoli paesaggistici, norme di sicurezza, pareri della Sovrintendenza, etc.
Progetto definitivo e avvio lavori
Definito il masterplan, si passa al progetto architettonico e, una volta ottenute le licenze, iniziano i lavori: bonifiche, demolizione (se prevista), costruzione del nuovo stadio.
Completamento entro la scadenza fissata (2031)
Tutti i lavori e le fasi operative dovranno essere conclusi entro il 2031, per rispettare gli obblighi che consentirebbero a Milano di partecipare come città ospitante agli Europei 2032.
Inizialmente i 36 milioni di euro del Comune di Milano sarebbero serviti per: l'abbattimento e il rifacimento del tunnel Patroclo (12 milioni la spesa
del Comune su un totale di 60 milioni), e bonifiche dei terreni che saranno lasciati verdi e che torneranno di proprietà di Palazzo Marino al termine dei lavori (9.6 milioni la spesa del Comune), la parziale demolizione e rifunzionalizzazione dello stadio (14 milioni).
Il Comune di Milano parteciperà solo per 22 milioni di euro alla realizzazione del nuovo San Siro. I 14 milioni di taglio rispetto ai 36 milioni iniziali, riguardano la demolizione di San Siro, che quindi non riguarderà più la politica e gli stessi cittadini. Nessun denaro pubblico servirà per demolire lo stadio attuale, ma toccherà a Milan e Inter fare tutto.
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