Aria nuova nell'attacco rossonero, a pazienza se a Como c'è chi si toglie il classico sassolino. Rispetto a Morata, è stato il Milan a voltare pagina, anche se l'attaccante spagnolo, dopo un clamoroso gol fallito in Como-Genoa, è tornato a parlare della decisione improvvisa di chiudere il rapporto, nella sessione invernale del mercato: "Magari ne parlerò quando smetto di giocare".
DAVANTI E DIETRO
Morata parla, ma in attacco il Milan guarda avanti

Adesso...
—Nel Milan bis di Massimiliano Allegri, la prima mutazione è avvenuta dopo la Cremonese con il passaggio sistematico al 3-5-2 ma per gli uomini che ha a disposizione il tecnico livornese, è evidente che ci siano diverse ricette da poter cucinare anche mantenendo la struttura portante attuale.
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—È un Milan camaleontico quello che Allegri potrà plasmare nel corso delle settimane, con esperimenti sui campi di Milanello che, chissà, potrebbero anche portare alla nascita di un nuovo 4-3-3 che potrà vedere Pulisic, Leao e Nkunku sopportati da una mediana franco-croata con Fofana, Modric e Rabiot che partono davanti a tutti.
E in difesa...
—Intanto, poco dopo Ferragosto il vice di Max, Marco Landucci, aveva mandato in archivio il 2-0 sul Bari in Coppa Italia chiarendo: “Abbiamo subito troppi tiri”. Da allora a oggi, 3’ giornata di campionato, il Milan è la squadra che ha concesso meno conclusioni nello specchio di tutta la Serie A: la miseria di 5, nessuna contro il Bologna.
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