Perchè il Milan è tornato su Tare? A febbraio l'ex Direttore sportivo della Lazio era sicuro, poi la frenata. Tutta la verità sulla scelta
Tare alla fine eh... Il Milan sembra aver concluso l'iter interno di analisi per scegliere il profilo più giusto e adeguato che si sposi e si integri perfettamente con l'asset dirigenziale. I colloqui per la scelta del ruolo di nuovo Direttore Sportivo del Milan sono partiti in modo intenso in quel di febbraio 2025. Quindi non così tardi come se ne parla in giro.
L'azione perlustrativa è iniziata ben prima. A Dicembre sul tavolo c'era già l'idea concreta di affidare la direzione sportiva del Milan a un nuovo dirigente a partire dalla prossima stagione, qualunque sarebbe stata la conclusione di quest'annata.
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In panchina c'era ancora Fonseca, anche se da lì a breve l'ex tecnico portoghese sarebbe stato esonerato e di questo la dirigenza ne era pienamente conscia, vista che la decisione, anche se arrivata post Milan-Roma del 29 dicembre, era ben presa da più di un paio di settimana.
Tolta la parentesi dicembre e la digressione sul tecnico che ha preceduto Conceicao, il Milan, come dicevo, è da Febbraio che ha affondato il colpo per il DS ponendo i primi grandi step nella scelta. Subito dopo il mancato turno di qualificazione agli ottavi di Champions League, il club ha accelerato verso un solo profilo, ovvero quello di Igli Tare.
Tare-Moncada, come Maldini e Massara: il nuovo duo DS-DT
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Dopo la gara di Milan-Lazio, giocata a San Siro e persa per 2-1 dal Diavolo, gli ambienti intorno al club di Via Aldo Rossi davano per quasi fatto l'accordo con Igli Tare e di conseguenza tale accordo avrebbe delineato un ulteriore scenario, ovvero la permanenza, tra i dirigenti, anche di Geoffrey Moncada.
Moncada infatti conosce benissimo Igli Tare e lo stesso Tare ha piena stima dell'attuale Direttore Tecnico del Milan. A Febbraio la scelta di Tare avrebbe quindi portato a tante conferme per la stagione 2025-26 all'interno del Milan.
A Marzo: la frenata, spunta Paratici
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Qualcosa nella scelta, però, si inceppa e il Milan frena bruscamente su Tare... La motivazione chiara non si ha ancora e vengono fuori retroscena che però hanno differenti versioni. Una versione quasi ufficiale però c'è e riguarda il nuovo profilo che vien fuori di prepotenza nel mese di Marzo, ovvero quello di Fabio Paratici.
Il Milan punta a Paratici non per ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo classico. Paratici rispetto a Tare avrebbe garantito anche un ruolo di gestione istituzionale sportiva, un po' come l'ha dovuta ricoprire Boban ai tempi con Maldini. Sarebbe significato quindi un Paolo Scaroni più Presidente concentrato quasi solo sul tema stadio.
Insomma, Paratici avrebbe fatto l'Head of Football, il direttore generale e nel momento in cui l'ex Juve e Tottenham era a piede libero, sarebbe stato doveroso da parte del Milan, di Ibrahimovic e Cardinale, come anche di Furlani, analizzare la situazione e capire la fattibilità dell'operazione.
Fattibilità poi venuta a mancare per la questione sospensione nell'attività da poter svolgere fino al 20 di luglio. Stop confermato anche da Gravina in una chiamata avuta con proprio il Presidente Scaroni. Lo stesso numero uno della FIGC ha poi chiarito, per giunta, di fronte ai microfoni: "Il Milan può assumere Paratici, ma lui non può operare".
Insomma, Paratici non s'ha da fare per il Milan che il giorno di Pasquetta non lo rivede per chiedergli nuovamente di diventare il Direttore Generale o Direttore Sportivo, ma lo rivede, con Cardinale come rappresentate di tutto il club, per salutarlo definitivamente.
Aprile, pasqua e pasquetta. Si passa a Tony D'Amico
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Ora il passaggio più difficile da spiegare. Difficile perché manca di logica nella scelta. La volontà di voler Tony D'Amico come futuro Direttore Sportivo del Milan è stata sicuramente quella dell'Amministratore Delegato Giorgio Furlani. D'Amico ha rappresentato la figura di un DS giovane che ha avuto un percorso di crescita veloce e lineare, da Capo dell'area di scouting a Direttore Sportivo. Aveva più a che fare con i dati e la proprietà americana della Bain Capita con ''Pagliuca'' come responsabile dell'Atalanta era garanzia di affidabilità maggiori. Inoltre, differentemente da Tare, D'Amico aveva 3 diverse caratteristiche.
Perché Tony D'Amico sì e Tare no, anche se poi il ritorno di fiamma...
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Player Trading: cessioni di giocatori, anche esuberi, a prezzi elevati Gestione del rischio in breve termine: caso Scamacca-Retegui Conoscenza di più club: Atalanta e Hellas Verona Perché D'Amico no? Molto probabilmente la volontà di Percassi e la possibilità da parte del DS dell'Atalanta di poter continuare un percorso virtuoso in Champions League hanno influito. Ecco quindi il motivo di un ritorno di fiamma per Igli Tare
Milan-Tare ci siamo: incontro e firma come nuovo Direttore Sportivo: l'accordo
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Nelle ultime ore sono ripresi con intensità i contatti tra la dirigenza milanista e Tare. Le parti avrebbero discusso in modo concreto del possibile futuro comune, e il profilo dell’albanese sarebbe ora ritenuto la prima scelta assoluta per guidare l’area sportiva del club. Una figura di grande esperienza, con una profonda conoscenza del calcio europeo e del mercato internazionale, maturata nei lunghi anni alla Lazio.
Nuovo Direttore Sportivo Milan, in pole torna Tare: il motivo
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L’arrivo di Tare rappresenterebbe un segnale chiaro di un nuovo progetto in vista e di rilancio per il Milan. Il club è alla ricerca di un assetto dirigenziale solido, competente e in grado di accompagnare il progetto tecnico con visione e affidabilità. E proprio Tare, con il suo curriculum, sembra incarnare al meglio questo identikit. Il dirigente gode anche di una buona reputazione, grazie alla sua visione moderna del calcio e alla capacità di lavorare in sinergia con lo staff tecnico. Il suo arrivo sarebbe visto come un passo verso una gestione più strategica, orientata a costruire valore nel tempo.
Gazzetta, Luca Bianchin: "Tare per le decisioni tecniche, Ibra come volto di Cardinale e Furlani...."
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"Igli Tare ha fatto un grande passo avanti nella corsa a direttore sportivo del Milan. I contatti, mai rotti, sono ripresi in queste ore: c'è stata una telefonata e c'è un impegno a sentirsi presto. Per chiudere? Sì, è possibile. Non c'è ancora la firma ma, se tutto andrà come previsto, ci si stringerà la mano e si comincerà la costruzione del 2025-26".
Ancora Luca Bianchin della Gazzetta dello Sport: "L’opzione Tare è sempre stata sul tavolo dell'a.d. Giorgio Furlani e prima ancora della coppia Ibrahimovic-Cardinale: l'ex direttore sportivo della Lazio ha incontrato Ibra e Cardinale a febbraio, Furlani il 15 aprile. Evidentemente, è piaciuto a tutti. Da allora, c'è stato un lungo periodo di riflessione in cui Tare non è mai uscito dalla lista ristretta dei candidati di livello per un ruolo così delicato".
VIDEO Milan, tutto su Igli Tare: la storia, gli anni alla Lazio e gli acquisti Top e Flop
Milan, le dichiarazioni di Tare prima della Coppa Italia
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Intervistato lunedì 12 maggio 2025 dall'edizione di Milano de La Stampa, l'ex direttore sportivo della Lazio Igli Tare aveva parlato anche di Milan: "E il contratto col Milan? Beh, il Milan è un obiettivo per tutti. Lavorare per una società storica e blasonata come questa sarebbe un onore. Ho sempre cercato di rappresentare il mio Paese, e al tempo stesso di essere esempio per tanti italiani, sono mezzo italiano, lavoro qui da metà della mia vita, ho passaporto italiano e lo porto con orgoglio. Vi sono molto grato".
Tare presente alla finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna
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Igli Tare è stato all'Olimpico ad assistere alla finale di Coppa Italia fra Milan e Bologna, è uscito dallo stadio senza rilasciare una sola benchè minima dichiarazione ed è tornato nel suo mondo. Ma nei giorni successivi qualcosa è cambiato. Da sabato 17 maggio per la precisione, qualcosa è cambiato.
Milan, dopo Tare, cosa succederà nel futuro prossimo
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Si avvicina ora un momento cruciale: un ultimo incontro tra le parti è previsto nei prossimi giorni, un faccia a faccia che potrebbe sancire la chiusura definitiva della trattativa. Se tutto andrà come previsto, non si esclude che la firma possa arrivare già entro la fine del mese. La questione si potrebbe risolvere così rapidamente anche per il fatto che l'ex Lazio non ha vincoli contrattuali con nessun club.
L’ingaggio di Igli Tare sarebbe il primo tassello di una nuova fase per il Milan, in cui la componente sportiva sarà chiamata a rafforzare e rilanciare un progetto tecnico che punta in alto, in Italia così come in Europa. La stagione 2025/2026 potrebbe così iniziare con una figura forte e preparata al comando dell’area sportiva, pronta a scrivere un nuovo capitolo della storia rossonera.