IL TEMPO SCORRE ANCHE A MILANELLO

Basta definire il Milan una squadra giovane: tutte le lacune della rosa

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Il Milan, inteso come rosa, viene considerato come perenne giovane, ma gli anni passano e di giocatori giovani non ce ne sono più così tanti
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Prima o poi arriveremo a non definire più il Milan una squadra giovane e provo a farlo io oggi.

Andando a prendere la rosa attuale, tranne alcuni giocatori che sono stati e verranno inseriti da Milan Futuro e dal Milan Primavera, quasi più nessuno può essere definitivo come giovane

Maignan arriva ai 29 anni come Loftus Cheek, Theo Hernández a ottobre avrà 28 anni, Leão ,tra pochi giorni, a giugno, compirà 26 anni, Pulisic, a settembre, andrà per i 27 come Tomori, Abraham e JovicFofana, invece, ha 26 anni e infine prendo come esempio anche Reijnders, di cui si discute molto per la trattativa con il Manchester City. Tijji non è così giovane e già quasi nel pieno delle sue potenzialità e ha 27 anni.

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A queste età ormai nel calcio si è maturi, soprattutto dopo che sono usciti giocatori come Mbappé e Haaland ai 19-20 anni e adesso Lamine Yamal a 17 anni. Con questo cosa voglio dire? Questa stagione ha dimostrato due aspetti importanti che riguardano la costruzione di una squadra, che riguardano il gruppo spogliatoio e che riguardano l’identità di una rosa. E purtroppo questi aspetti sono tutte lacune. Il Milan, inteso come squadra, ha dimostrato la lacuna nella mentalità, nell’atteggiamento, nella concentrazione, quasi come se la squadra non fosse matura. A questo punto, però, avendo elencato l’età dei maggiori giocatori del Milan, se la rosa non è matura, non è perché giovane, ma perché forse nella crescita è venuto mancato qualche step il che è molto grave, perché come nella vita, più si va avanti con l’età, meno si cambia.

L’altra lacuna invece è una lacuna tecnica nel gioco e non parlo di singoli parlo, ma sempre di squadra. In molti, se non tutti, hanno ribadito come quest’anno sia mancata l’amalgama nella squadra e non perché mancava semplicemente il calciatore in più, ma perché proprio la squadra in campo non si è posizionata bene in moltissime occasioni. A questo va aggiunto anche che la rosa del Milan, in tutte quelle situazioni in cui è stata costretta a uscire dal piano gara preparato con Fonseca prima e Conceicao poi, è andata in bambola. Questo vuol dire che in ogni giocatore manca quella lettura del gioco, quella lettura di una situazione imprevedibile e quindi questa è una lacuna sia tecnica sia mentale. Il tema dell'età della rosa è un altro tema da dover sottolineare e da prendere in considerazione per la costruzione del nuovo Milan.