milanistichannel news milan Milan, Gerry Cardinale: “Ho commesso l’errore di dire Berlusconi 2.0”

FLUSSO DI CASSA, CONCETTO DI VITTORIA,

Milan, Gerry Cardinale: “Ho commesso l’errore di dire Berlusconi 2.0”

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Gerry Cardinale, fondatore di Red Bird e proprietario dell'AC Milan ha parlato al programma The Varsity degli investimenti nello sport
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Il proprietario dell'Ac MilanGerry Cardinale è tornato a parlare dopo che il club rossonero, insieme all'Inter, ha ottenuto il semaforo verde dal Comune di Milano per l'acquisizione di San Siro, Meazza e aree annesse.

Nella nostra intervista esclusiva alla Vice sindaca Anna Scavuzzo abbiamo analizzato come il progetto ''nuovo stadio'' possa essere cruciale per la città, ma spetterà ai due club rispettare i tempi e le ambizioni che hanno generato nei tifosi, nei residenti del quartiere San Siro e in tutta la politica.

Gerry Cardinaleha raccontato di vari task che il Milan ha portato a termine in questi suoi 3 anni di proprietà, ma anche quali saranno i prossimi grandi goals che vuole ottenere negli anni futuri: San Siro e un concetto di competizione che non riguarderebbe più la Serie A. Esattamente Gerry Cardinale non vuole competere con gli altri 19 club italiani, ma con la Premier League..

Ospite del Podcast ''The Varsity in una puntata speciale diretta dalla conferenza inaugurale sui media sportivi: "In the Arena di Puck", il fondatore di RedBird e proprietario del Milan, ha discusso della sua filosofia di investimento all'interno dello sport e all'interno dei media. In particolare le questioni affrontate sono state due.

  • La prima riguarda la tecnologia e come questa possa salvare l'informazione tradizionale dal possibile fallimento.
  • La seconda riguarda lo sport: "I campionati siano diventati sopravvalutati?"
  • L'intrattenimento e l'informazione secondo Gerry Cardinale

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    Qual è dunque il futuro dei media?

    Gerry Cardinale: "Io credo davvero che il futuro sarà caratterizzato da un modello di proprietà in cui si genera flusso di cassa attorno alla produzione di contenuti, e si riequilibra il rapporto di forza tra chi pensa di avere il potere — cioè chi sta dal lato della distribuzione — e chi invece crea i contenuti.

    L'informazione nello sport? Cambia il paradigma...

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     Ma sul lato dei contenuti, il potere nello sport è soprattutto nelle mani delle leghe. Come ti muovi in un mondo in cui i diritti sportivi sono sempre più costosi? Questa inflazione finirà?

    Gerry Cardinale: "Guarda, lo sport è un paradigma completamente diverso. Il paradigma, secondo me, è quello di una crescente professionalizzazione. Quando si raggiungono questi livelli di valutazione economica, bisogna capire che si tratta di aziende — società di intrattenimento, non semplicemente squadre o leghe nazionali e internazionali."

    Cosa significa investire nello sport per Gerry Cardinale

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    Gerry Cardinale: "Se chiedi a qualcuno cosa significhi investire nello sport, ti dirà che significa comprare quote di minoranza in una squadra. Ma per me non è così. Certo, c’è una funzione di liquidità in tutto questo, ma non è questo il punto centrale di ciò che rappresenta oggi un investimento sportivo. Mica

    La volontà di collaborare con chi possiede i diritti nello sport

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    Gerry Cardinale: "Quello che mi motiva davvero — nello sport come nel mondo dei media — è un’altra cosa: posso collaborare con il detentore dei diritti per creare un’azienda di valore duraturo, Ciò trovo interessante non è solo la crescita dei diritti, ma anche l’aumento delle valutazioni che ne deriva. È affascinante osservare questa impennata nelle valutazioni del settore sportivo. Credo profondamente nel suo valore a lungo termine, quindi sono del tutto favorevole a questa crescita. Non critico l'aumento in sé, ma racconto solo di quanto stia crescendo rapidamente".

    I diritti tv costano di più

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    "Oggi, gran parte di queste valutazioni record riguarda gli asset principali — squadre e leghe — che peraltro sono bloccati in accordi pluriennali (per la questione diritti). Eppure, nonostante ciò, abbiamo visto un aumento incredibile: una crescita media del 20% annuo solo negli ultimi cinque anni."

    Perché Gerry Cardinale ha acquistato il Milan?

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    Gerry Cardinale e la filosofia dietro l'acquisto del Milan: "Per anni, tutto ciò che ho fatto è stato collaborare con squadre e leghe per creare aziende di valore duraturo. Poi, durante il periodo del COVID, ho deciso di fare un passo ulteriore: ho detto a me stesso, posso integrare verticalmente e farlo direttamente.

    E così abbiamo fatto, in diversi settori. Sono estremamente ottimista per gli investimenti sullo sport. Tuttavia, credo che ci sia stata una sorta di disconnessione tra la valutazione degli asset e i fondamentali finanziari. Il mio compito, come operatore all’interno del gruppo C13 Originals, è proprio quello di colmare quel divario. Ed è lì che concentro tutta la mia attenzione."

    Cardinale sul Milan: i soldi, lo stadio e la competizione non con la Serie A, ma con la Premier

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    Lei possiede una squadra di calcio italiana. Com’è essere proprietario di una squadra sportiva?

    Gerry Cardinale sul Milan: "Guarda, è la cosa più difficile che abbia mai fatto, perché — ancora una volta — perché è così difficile? È difficile perché l’ecosistema in cui sto operando è molto resistente al cambiamento. Ma questa è proprio la tesi d’investimento. È davvero un classico esempio di “uovo e gallina”: devi capire cosa viene prima, ma allo stesso tempo devi agire. Nel contesto italiano, nei tre anni in cui possediamo l’AC Milan, siamo stati positivi di cassa — ossia in utile operativo significativo — per la prima volta in 17 anni.

    Ora, cosa faccio con quei soldi? Non li metto in tasca. Li reinvesto nella squadra. Abbiamo speso di più in questa sessione di calciomercato estiva di qualsiasi altra squadra in Serie A. Stiamo costruendo un nuovo stadio. Perché stiamo costruendo un nuovo stadio? Ancora una volta, non per mettere soldi nelle mie tasche, ma perché quello stadio dovrebbe trasformare il profilo finanziario dell’AC Milan a quello di una squadra di Premier League. Quindi la competizione reale non sono le altre 19 squadre di Serie A. La competizione qui è la Premier League. Quella è la vera forza attrattiva in termini economici, il punto di riferimento per capire come crescere e competere al livello massimo…  Eppure, quello che è così interessante è che in una qualsiasi domenica, la squadra nella 20ª posizione in Serie A può battere chi si trova al primo posto. Non puoi dire lo stesso della Premier League..."

    La divisione dei premi economici in Serie A: compensi non adeguati per il Milan

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    "Come AC Milan, anche essendo al vertice della classifica, non riceviamo compensi adeguati. Inoltre non possiamo ottenere un accordo internazionale sui diritti mediatici. Sai perché? (all'intervistatore) Perché oggi questi diritti costano così tanto che i distributori vogliono solo il meglio, ergo la Premier League. Ed ecco come è nato il fenomeno della Super League."

    L'interesse all'estero, Cardinale: "In America nessuno vede Cagliari-Lecce"

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    "E questo è un problema, perché in America — che guida i diritti mediatici internazionali — a nessuno interessa vedere Cagliari contro Lecce."

    L'esempio del Psg: "Tutti gli altri restano indietro"

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    "Ma è un problema perché in League 1 il PSG ha fatto un lavoro fenomenale, e ammiro ciò che hanno fatto dominando ogni anno. Hanno fatto il loro lavoro. Il problema è che tutti gli altri restano indietro. Così ogni anno, il PSG vince, e questo rende ancora più difficile ottenere i diritti mediatici per la League 1. E quindi la competizione — il senso stesso dello sport — perde di valore"

    L'obiettivo di Gerry Cardinale: la Serie A e il Milan

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    "Il mio atteggiamento con la Serie A e l’AC Milan è questo: stiamo costruendo un nuovo stadio. Finalmente sono riuscito a portare Tim Romaney, che considero il miglior rappresentante dei proprietari di stadi in tutto lo sport, a lavorare a tempo pieno con noi per completare questo progetto.

    Una volta terminato, mi piacerebbe prendere questa squadra che stiamo costruendo insieme allo stadio e poi andare da tutte le altre 19 squadre di Serie A e dire: “Eccoci non siete la mia vera concorrenza”. Il mio obiettivo è la Premier League."

    L'errore di essere il ''Berlusconi 2.0" l'ammissione di Cardinale

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    "Ho commesso l’errore di dire “Berlusconi 2.0”.Infatti quando l'ho detto la mia PR è impazzita (ride). Ma ciò che intendevo dire è che voglio innovare, come fecero Berlusconi o Steinbrenner ai loro tempi.

    Per Gerry Cardinale: Berlusconi come Steinbrenner

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    "Mi sono formato nello sport sulle orme di George Steinbrenner, che mi ha davvero lanciato in questo mondo. Mi ha offerto un'opportunità e mi ha insegnato molto.

    Quello che facevano Berlusconi e Steinbrenner ai loro tempi oggi non puoi più farlo nello stesso modo: è tutto troppo costoso, ci sono fondi sovrani, miliardari.

    Quindi devi trovare un modo diverso di fare le cose. Il punto che voglio sottolineare è che voglio innovare. In questo periodo storico, non puoi più fare come facevano loro allora. Eppure, la cosa pazzesca nello sport oggi è che esiste un’inerzia implicita, l’idea che se spendi di più, vincerai."

    Esistono due vittorie per Cardinale: vincere o aumentare il valore del club

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    "Ricordo quando Steve stava comprando i Mets: è stato interessante, perché mi chiedevo — da fan dei Mets — quale fosse il suo obiettivo.

    L’obiettivo è vincere le World Series? Oppure l’obiettivo è aumentare il valore dei Mets. Io non credo che siano la stessa cosa. La lezione che ho imparato nello sport è che vincere una World Series non aumenta automaticamente il tuo valore terminale.

    Sai cosa fa davvero aumentare il tuo valore terminale? Ridurre l’ampiezza e la volatilità delle performance, in modo che ogni anno tu sia presente nei NLDS e nei NLCS. Se lo fai, il tuo valore terminale crescerà. Se invece vinci episodicamente una World Series, non è sufficiente, non è davvero utile. Quindi, la differenza nella tua domanda, riguardo alla proprietà di una squadra sportiva, è che devi indossare due cappelli e capire da che parte stai. Alla fine, io sono un investitore professionista in queste realtà, e il compromesso faustiano è questo: voglio aumentare il valore terminale delle leghe e delle squadre in cui partecipo, e in cambio dovremmo vincere più costantemente. Se lo facciamo, consegnerò una proposta di valore ai fan."

    Il Milan non è solo una squadra, ma una società di intrattenimento

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    "Tuttavia, direi che a questi livelli di prezzo, si tratta di società di intrattenimento per eventi dal vivo, non sono solo squadre. Quindi, in qualcosa come squadra deve cedere, perché devi trovare un modo per far quadrare i conti."

    "Tutti questi asset vengono scambiati in base a multipli dei ricavi. Io continuo a dirmi: ho comprato l’AC Milan a un multiplo di 3,5 volte i ricavi, rispetto ai multipli di 6 o 7 volte i ricavi che si sono visti per Man City, Chelsea e Man United durante le loro operazioni. Quindi, relativamente, penso di aver fatto un buon acquisto, ma l'altra domanda che mi sono posto era: perché non è basato su un multiplo dei flussi di cassa?"

    "La risposta è stata semplice: non c’era flusso di cassa. L’AC Milan ha 125 anni. Sono brand fenomenali, resilienti, ma devono essere “ri-valutati” e gestiti in modo aggiornato. Questo rimanda a ciò che dicevo prima: “skating to where the puck is going”, ossia muoversi verso dove il mercato sta andando, non dove è adesso. Come si fa? È molto semplice: capitale scalabile, ma preferisco investire somme importanti piuttosto che mettere piccoli assegni da 500 solo per alimentare il successo a breve termine."

    L'EPISODIO INTEGRALE IN LINGUA ORIGINALE: IL MONDO DI GERRY