L’ultimo juventino a fare autogol col Milan prima di Gatti era stato un francese…

Il Milan ieri sera ha battuto la Juventus nella semifinale di Supercoppa Italiana a Riyadh e si è regalato il derby con l'Inter in finale il 6 gennaio. L'autogol di Gatti, dopo lo scambio Morata-Musah, è stato fatale per i bianconeri.

Ma ricordate chi è stato l'ultimo juventino a fare autogol col Diavolo prima del difensore italiano?

Milan, Gatti succede a un francese

Come segnalato da Giuseppe Pastore su Instagram, infatti, prima di Federico Gatti, l'ultimo calciatore della Vecchia Signora ad aver fatto un autogol contro il Milan era stato addirittura il francese Zinedine Zidane. Il Musah, in quell'occasione, era stato Luigi Sala...

Quando? In un Juventus-Milan 3-1 giocato al "Delle Alpi" del 21 novembre 1999 con Carlo Ancelotti sulla panchina della Juve e Alberto Zaccheroni su quella milanista.

Il Milan, inoltre, non beneficiava di un autorete a favore in assoluto dalla gara di Serie A 2022/2023 vinta 2-0 contro l’Atalanta del 26 febbraio 2023. Quella volta era stato il portiere argentino Juan Musso a infilarsela in porta dopo un tiro di Theo Hernandez...

Le parole di Sergio Conceicao dopo la Juventus

Mister Sergio Conceicao, ieri sera, è intervenuto ai microfoni di Mediaset dopo il successo del suo Milan contro la Juventus per 2-1.

Partire dall'immagine del cerchio che si è creato al 90°. Cosa c'era in quel cerchio? "Ci vuole la passione nella vita. Il calcio è passione ed emozione. Ci sono momenti bellissimi e nel primo tempo ho visto un Milan di qualche settimana fa, con tanti dubbi nei giocatori. Troppo lenti con la palla nella circolazione, confusi nel pressing. All'intervallo ci siamo guardati negli occhi e abbiamo parlato e loro dovevano capire cosa fare per vincere la partita. Il secondo tempo è stato completamente diverso per loro. Non abbiamo vinto ancora nulla e adesso bisogna riposare perché abbiamo un giorno in meno rispetto all'Inter".

Pensa di recuperare Leao lunedì? "Vediamo, oggi (ieri, nda) ha fatto un allenamento che può portarlo al rientro".

Ha visto suo figlio Francisco? "Era più triste per la sconfitta, ma fa parte della vita (ride ndr)".

C'è la possibilità di affiancare a Morata un altro attaccante? "Sì, è chiaro che sì e l'abbiamo fatto nel secondo tempo. Alvaro viene molto in appoggio e non avendo il punto di riferimento manca la profondità. Questo non va bene. In futuro possiamo giocare con due punte d'avanti".

Dal punto di vista caratteriale ha toccato qualche corda particolare? Cosa è successo in questi giorni? "Vi posso dire che dopo 5 minuti nello spogliatoio non ho dato baci ai giocatori, anzi mi sono arrabbiato un po' perché la squadra non faceva cose che avevamo preparato. Il gruppo è umile, ma manca quella cattiveria buona. Con il tempo ci arriveremo. Io non sono una persona simpatica. Non sono uno che vuole dare abbracci ai giocatori. Mi arrabbio di più, ma c'è bisogno anche di dare energie positive, di abbracciarsi, perché questo aiuta a centrare l'obiettivo. Il gruppo ha accettato un allenatore che non sorride tanto e questo mi fa piacere. Io sono qui non per fare amici, ma per vincere".

Cosa è successo nell'intervallo? "Mi spiace ma quello che si dice nello spogliatoio rimane lì".