Rafael in esclusiva alla CBS tre giorni prima del derby: tra l'entusiasmo per la sfida, il rapporto con Allegri, la nuova posizione in campo, le parole su Pulisic e l’essere diventato padre...
Leao sprona il Milan alla CBS prima del derby
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A tre giorni dal derby di Milano, Inter-Milan di domenica 23 novembre 2025, Rafael Leao si è collegato in diretta con Morning Footy su CBS, rilasciando una lunga intervista ricca di spunti su squadra, stagione, Allegri, compagni e vita personale. Queste le dichiarazioni del portoghese, durante il collegamento live con la trasmissione Morning Footy: “Tutti i calciatori sono pronti per la partita. Vogliamo preparare questa gara bene, si tratta del Derby e l’Inter è un bel gruppo, ha creato una buona squadra. Per noi è anche un’opportunità per raggiungere la testa della classifica e si sente già il clima di questo weekend”.
La nuova stagione del Milan secondo Leao
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Rafael Leao dovrebbe essere titolare nel derby e ha parlato della nuova stagione: “L’anno scorso è stato difficile, quest’anno sono arrivati tanti calciatori nuovi, ma il Club, la Struttura, tutti hanno fatto un grande lavoro: hanno portato un grande direttore che lavora molto bene, hanno tenuto Ibra, hanno portato Allegri che ha molta esperienza, hanno portato Luka Modric e penso che questi tasselli siano importanti per noi, per i calciatori più giovani. Come potete vedere nella nostra squadra ci sono molti calciatori giovani e gente con esperienza ci può aiutare a fare molto bene. Anche se non siamo ancora a metà stagione vogliamo raggiungere buoni risultati, ma ovviamente passo dopo passo e domenica è un’occasione per mostrare quello che possiamo fare”.
Leao e il rapporto con Allegri: “Come un padre che vuole il meglio”
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“Il mister non mi chiede molte cose - ha ricordato il portoghese su Allegri- mi ha solo detto: ‘sii libero’ e la cosa più importante è stare focalizzato e avere la giusta mentalità, perché sa cosa so fare con la palla e che posso aiutare la squadra anche senza palla. È più come un padre quando chiede a un figlio di fare sempre meglio a scuola nella vita, di fare le cose nella maniera giusta. Io mi sento felice e con molta fiducia in ogni partita perché so che lui conta su di me, mi chiede solo di essere focus anche dopo un gol, di non fermarmi”.
La nuova posizione in campo: “Oggi conta fare gol”
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Il Milan, ora, punta sui gol di Leao da attaccante. “A essere onesti a me piace l’uno contro uno, dribblare uno, due, tre difensori, ma sappiamo che il calcio è cambiato, contano anche le statistiche. - così Leao sul nuovo ruolo nel Milan da attaccante centrale - A me non piacciono molto, sono cresciuto guardando Robinho, Ronaldinho, Quaresma, Cristiano e questo tipo di calciatori mi fanno emozionare, vedere quello che fanno sul campo. Oggi, però, la cosa più importante è fare gol, così nella mia posizione attuale sono vicino a quei calciatori che fanno la differenza e la differenza la fai segnando e non solo con i dribbling. Allegri ha cambiato la mia mentalità portandomi più vicino alla possibilità di segnare, a volte giocando da esterno sono troppo lontano e se vuoi essere l’uomo giusto devi fare la differenza”.
Leao su Pulisic: “È cambiato, è molto intelligente”
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L'attaccante portoghese ha parlato anche di Christian Pulisic: “Penso che sia cambiato, quando lo vedevo al Chelsea al Borussia Dortmund, era un esterno a cui piaceva dribblare, uno contro uno, andare da una parte all’altra, con un sacco di abilità. Christian ha capito quello di cui parlavo prima su evoluzione del calcio circa le statistiche. È un calciatore con grandi qualità, ma è anche molto intelligente e in quella posizione, dove gioca ora, come numero 10 sa come muoversi e quando gioco con lui cerco di aiutarlo e di creare gli spazi per lui. È molto importante per noi e possiamo fare la differenza in ogni momento, certamente può giocare anche a destra e a sinistra così che il mister abbia più opzioni”.
Milan, Leao tra musica e la gioia di essere padre
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Rafa Leao ai microfoni della Cbs ha parlato di altri due temi extracampo. Sulle canzoni d’ingresso dei nuovi arrivati, il portoghese è stato chiaro: “Io sono arrivato al Milan che avevo 19, 20 anni, non potevo dire di no, così ho cantato per un minuto e sono andato via subito”. Sull'essere padre, invece, Leao è stato molto serio: “Mi ha insegnato a essere più focalizzato e a godermi ogni singolo momento. Mi danno forza, quando ci sono momenti negativi penso a loro, cerco di realizzare come posso fare meglio”.
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