Clarence Seedorf, è intervenuto nel pre-gara di Milan-Genoa ai microfoni di Dazn. Intercettato dall'amico rossonero Massimo Ambrosini ha parlato del Milan di Fonseca e delle parole dell'allenatore portoghese post Stella Rossa.
Seedorf le dichiarazioni dopo la premiazione della Hall of Fame
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Clarence Seedorf, è intervenuto nel pre-gara di Milan-Genoa ai microfoni di Dazn. Intercettato dall'amico rossonero Massimo Ambrosini ha parlato del Milan di Fonseca e delle parole dell'allenatore portoghese post Stella Rossa.
“Ho visto l’intervista di Fonseca, era molto emotivo ma non ha superato il limite. Era un messaggio che ogni tanto va mandato. Quando rappresenti un club come il Milan è giusto. Squadra con troppi alti e bassi, non si riesce a capire perché: la squadra è sicuramente attrezzata per fare meglio”.
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Secondo te è una squadra forte, costruita per vincere?
“Io direi di fare un passo indietro. C’era Pioli, Maldini ed un percorso. È stato interrotto un percorso, ora serve tempo perché ci sono persone nuove: l’ambiente deve ricompattarsi su dinamiche e meccanismi nuovi. Quando si cambia un allenatore certe cose cambiano. Il club deve avere pazienza e dare supporto. Hanno mostrato in alcune partite di avere valore, ora ci vuole continuità”.
Si è parlato tanto di leader e capitani nello spogliatoio, chi sono secondo te?
“Non conosco i ragazzi, non posso parlare. Ma posso vedere i leader tecnici, che devono dare continuità: ma la parte tecnica non è quella che serve per mantenere il livello alto della squadra”.
Ti è mai capitato da allenatore di fare scelte forti per mandare messaggi?
“Se dovessi avere questa squasdra alcune cose sarebbero completamente diverse: ogni allenatore porta le sue idee. Ci vuole tempo per costruire le idee di questo allenatore: ha idee buone, ma manca la continuità. L’unico che può risolverla è lui”
Che consigli daresti a Liberali oggi?
“Non amo dare consigli al volo. I consigli che do ai ragazzi è di essere curiosi, di voler imparare da tutti. Ma per consigli specifici c’è bisogno prima di una chiacchierata, consigli a caso possono essere sbagliati”.
Milan-Genoa, la storia del calcio italiano
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Milan-Genoa di questa sera è una partita dal fascino storico non solo per i due club che si sfideranno, ma per tutto il calcio italiano. La festa rossonera che ci sarà prima del fischio d'inizio a San Siro potrà far immergere tutti i tifosi in quel che era il Milan sin dalle origini della sua fondazione, ma ricordiamoci anche che il Grifone è il club più antico d'Italia.
Entrambe le squadre fondate nell'800, entrambe le squadre con il ''Cricket'' nel nome e poi sono stati tanti i calciatori e gli allenatori in comune di recente. Alcuni giocano ancora, Balotelli e Messias, altri sono presenti tra le Legends, Tassotti e Sheva e un altro è seduto sulla panchina del Grifone, Vieira.
Milan-Genoa allora non è una semplice gara e siccome c'è tanto passato che la caratterizza, Fonseca ha deciso di svecchiare un po' l'atmosfera intorno allo stadio, puntando sul futuro del Milan. Puntando su Liberali e Jimenez.