UNA CRESCITA SILENZIOSA

Liberali, la gestione di Fonseca: sorpresa in estate, conferma per il futuro

Liberali
Liberali in Milan-Genoa ci sarà. Il talento rossonero ha strappato la sua terza convocazione in stagione, dopo Udinese e Napoli, ma oggi il Milan festeggia i suoi 125 anni e la storia genera sempre un po' più di emeozioni
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Mattia Liberali è uno dei gioielli futuri del Milan e da tale va preservato un po' come sta accadendo a Camarda. Fonseca in conferenza stampa è stato chiaro sui ragazzi di Milan Futuro: "Non devono sentire la pressione di risolvere le gare e devono essere lasciati tranquilli".

Ecco, se Francesco un po' di pressione la sente, dovuta anche alle sue grandi prestazioni in tutto il Milan, dai pulcini fino al Milan Primavera e Milan Futuro; Liberali, invece no, o almeno decisamente meno.

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Mattia è stato ancor più coccolato da Fonseca, al punto tale da far pensare esternamente che la gestione del giovane rossonero non sia stata quella giusta.

Convocato per la tourneè in America, titolare contro il Real Madrid, partita dove mette in mostra qualità che nessun tifoso si aspettava di vedere in lui e poi all'improvviso, da quando è iniziata la stagione ufficiale, mai più considerato come, invece, fatto con Francesco.

Il motivo è semplice. Liberalirispetto a Camarda non ha mai fatto salti di categorie. Il percorso di crescita è sempre stato costante nel tempo, senza boost improvvisi, anche perché il ruolo in campo che occupa è un ruolo più delicato a differenza di una prima punta.

Un trequartista moderno è e deve essere un centrocampista totale: qualità, velocità, dribbling e forza fisica e proprio la crescita fisica che Liberali avrà in futuro potrà dirgli che calciatore sarà.

In più il Milan di Fonseca se ha una cosa almeno che viene riconosciuta dai tifosi è quella di avere una trequarti completa e ricca di alternative. Liberali avrebbe faticato a giocare. E un calciatore con il suo talento ha bisogno sempre di giocare, per questo motivo, dopo una breve esperienza con i grandi in tournè, dove ha capito cosa vuol dire essere un calciatore professionista, ma soprattutto essere un calciatore del Milan, è tornato a lavorare nella sua categoria.

Adesso, dopo 4 mesi di allenamenti con la prima squadra, di lavoro nel Milan Primavera e nel Milan Futuro,  la convocazione per Milan-Genoa l'ha strappata e chissà se per la storia rossonera si potranno invertire i ruoli con il Mattia senza pressioni presente e Francesco, il richiesto da tutti, in panchina.

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