Giovanni Galeone: il NON portavoce di Massimiliano Allegri

Con le dichiarazioni di Galeone su Allegri, sembra di rivivere una vicenda ben nota ai tifosi rossoneri: quella del portavoce che non riporta fedelmente il pensiero del proprio assistito. In una stagione surreale come quella appena trascorsa dal Milan, i sostenitori del Diavolo hanno già avuto modo di assistere a dinamiche simili.

La voce di Giovanni Galeone, quando si parla di Massimiliano Allegri, suona come quella di un profeta. Un uomo che, forte di una lunga amicizia nata ai tempi del Pescara negli anni ’90 - quando Allegri lo considerava un vero e proprio mentore - continua ancora oggi a parlare di lui come se fosse un suo collaboratore diretto. Tuttavia parlare in nome e per conto di qualcun altro è sempre un esercizio delicato. Farlo con regolarità nel tempo rischia di diventare addirittura controproducente.

L'intervista galeotta di Galeone su Allegri

Ieri, Galeone ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero Veneto, in cui ha parlato apertamente della scelta di Allegri di tornare sulla panchina del Milan: "Penso che Allegri abbia aspettato fino all’ultimo una chiamata dell’Inter. Aveva un accordo con il Napoli, prima che Conte decidesse di rimanere. Strano che Marotta, che aveva avuto Allegri alla Juve, non lo abbia preso. Con tutto il rispetto per Chivu un club che ha giocato due finali di Champions nelle ultime tre stagioni non può prendere un tecnico con 13 presenze in Serie A".

E ancora, sul ritorno al Milan: "Mi auguro che stavolta gli vada meglio e che possa vincere lo scudetto al primo tentativo come nella sua precedente avventura in rossonero. E non è detto che non ci riesca. L’ho sentito molto contento e carico. E secondo me Tare gli sta costruendo una buona squadra".

Analizzando con attenzione le parole dell’ex tecnico, emergono due dati incontrovertibili: Galeone esordisce con un “Penso”, riferendosi all’ipotesi che Allegri abbia atteso fino all’ultimo una chiamata dall’Inter, e conclude dicendo di averlo “sentito molto contento e carico”. Ecco, al netto di tutto, cosa resta davvero di questa intervista? Da un lato, l’opinione personale di Galeone sulla panchina nerazzurra, dall’altro, lo stato d’animo di Allegri in vista della nuova avventura rossonera. Il resto è colore, inevitabile quando a parlare è un amico più che un portavoce ufficiale.