Fofana e il gesto dopo il gol contro l’Udinese rivolto alle persone sorde

È passata una settimana dalla vittoria del Milan contro l'Udinese al Bluenergy stadium. Uno dei tre gol segnati dai rossoneri porta la firma di Youssouf Fofana. Il francese viene ricordato per la rete segnata dopo le dichiarazioni post partita rilasciate a DAZN. "Il gol è come il Ketchup, segni il primo, arrivano tutti gli altri". Una frase iconica perché detta da Van Nistelrooy anni e anni fa e poi ripresa anche da Cristiano Ronaldo. Tuttavia, di Fofana, c'è altro da ricordare. Il centrocampista francese dopo la rete del 2-0 esulta con un gesto insolito. Pugno chiuso, pollice e mignolo alzati. Sembrava quasi la mossa di Ronaldinho, ma Fofana con Dinho non ha alcun legame. Ruoli diversi, uno è francese, l'altro brasiliano, e poi a Youssouf non piacciono le skill. Allora perché quell'esultanza? 

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L'esultanza di Fofana il gesto più bello di tutta la Serie A?

Fofana, infatti, ha voluto rendere omaggio alle persone sorde in occasione della Settimana Internazionale dedicata a loro. Il gesto con cui ha celebrato il gol non era casuale: era il suo stesso nome tradotto nel linguaggio dei segni, un modo diretto e potente per sensibilizzare il pubblico su un tema spesso dimenticato.

Nella gara di questa sera, 28 settembre 2025, Milan-Napoli che si giocherà a San Siro, saranno gli stessi giocatori del Milan, nel linguaggio dei segni a leggersi in formazione. Youssouf ha anticipato tutti perché lo aveva concordato insieme ad alcuni tifosi sordi che l'hanno incontrato prima della partita contro l'Udinese.

Il lavoro del Milan oltre il calcio

Come riporta Cronache di Spogliatoio, da anni il Milan collabora con l'Ente Nazionale Sordi per rafforzare il proprio impegno per inclusione e accessibilità nell'ambito "Il Milan per tutti". Per i propri tifosi infatti vengono tradotte simultaneamente in LIS tutte le conferenze stampa e/o presentazione di allenatore e giocatori.

Il gol rimane un tassello importante per la stagione di Fofana, ma il gesto che lo ha seguito sarà ricordato a lungo. Perché nello sport, a volte, la forza dei simboli e dei gesti supera quella delle parole stesse.