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Donadoni racconta il Milan

Donadoni incanta il Milan Club Fondi: “Il mio arrivo al Milan? Un sogno…”

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Roberto Donadoni ospite del Milan Club Fondi per il quarantennale: serata emozionante, intervista esclusiva e ricordi indimenticabili.
Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 

Lo scorso fine settimana, precisamente il 27 luglio, il Milan Club Fondi "Franco Baresi" ha avuto l'onore di ospitare una leggenda del Milan e della Nazionale italiana: Roberto Donadoni. Una serata memorabile, destinata a restare nel cuore di tutti i partecipanti.

L’ex commissario tecnico dell’Italia ha partecipato all’evento conclusivo dei festeggiamenti per il quarantennale dalla prima fondazione del Milan Club Fondi "Franco Baresi", avvenuta nel lontano 1984. In un’atmosfera ricca di passione rossonera, Donadoni si è distinto per disponibilità, garbo e gentilezza, posando per foto, firmando autografi e dialogando con i presenti con una naturalezza rara, confermandosi uomo di grande eleganza dentro e fuori dal campo.

Donadoni incanta il Milan Club Fondi: “Il mio arrivo al Milan? Un sogno…”- immagine 2

Il momento centrale della serata è stata una lunga e intensa intervista, nella quale Donadoni ha ripercorso alcuni passaggi fondamentali della sua carriera: i ricordi con Silvio Berlusconi, il rapporto con Adriano Galliani e Arrigo Sacchi, la storica finale di Coppa dei Campioni del 1994, fino ad arrivare a curiosi aneddoti inediti.

L’intervista completa sarà pubblicata a breve sul canale YouTube di MilanistiChannel, in collaborazione con il Milan Club Fondi.

Di seguito un brevissimo estratto dell'intervista fiume concessa da Roberto Donadoni in esclusiva al Milan Club Fondi.

Roberto Donadoni: il racconto dell’approdo al Milan nel 1986

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Partendo dall'inizio, il primo acquisto dell'era Silvio Berlusconi, colui che ha dato il via a tutto. Che ricordi ha del suo approdo al Milan?

"I ricordi sono tanti, chiaro che quando ho avuto la possibilità di andare al Milan, mi sembrava veramente di coronare un sogno. Questo perchè ero tifoso del Milan da ragazzino, un tifoso di Gianni Rivera. Quindi quando si è presentata l'opportunità, malgrado l'Atalanta fosse una squadra che sempre dava i giovani emergenti alla Juventus, ho scelto di andare lì. Anche se il primo anno non è stato un anno particolarmente semplice e facile. Però devo dire che poi sono venute tante soddifazioni, quindi tanti bei ricordi, tante belle conoscenze nuove. Ho avuto la fortuna di giocare con tanti campioni, veramente bravi e forti, che erano soprattuto uomini veri, professionisti. Questo probabilmente ci ha fatto anche sembrare più forti di quello che eravamo. Perchè eravamo una squadra molto unita, con un grande allenatore, che ci ha insegnato e ci ha fatto capire tante cose. Cambiando anche un po' quella mentalità che il popolo italiano ed il calcio italiano erano abituati a dimostrare. Così siamo andati in giro per il mondo a prenderci belle soddifazioni".

Il Milan di Silvio Berlusconi non è stata solo una squadra, ma era un'idea di calcio che ha reso immortali i suoi protagonisti.