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Christopher Nkunku si è presentato al mondo Milan anche con un'intervista a cuore aperto a DAZN, spiegando le ragioni della sua scelta e la sua voglia di mettersi in gioco. L'attaccante francese classe 1997 ha subito chiarito le sue motivazioni, sottolineando l'importanza del club e del progetto.
"Penso che sia stato facile scegliere il Milan perché è un grande club. Un club storico. Il progetto per me era quello perfetto. E sono entusiasta di iniziare. Penso che questo sia stato il momento giusto per me, di trasferirmi dal Chelsea per venire qui. Sono molto contento della mia scelta."
CAIRATE, ITALY - SEPTEMBER 05: Christopher Nkunku (R) of AC Milan competes for the ball with Fikayo Tomori (L) during an AC Milan Training Session at Milanello on September 05, 2025 in Cairate, Italy. (Photo by Giuseppe Cottini/AC Milan via Getty Images)
La curiosità per il nuovo ambiente e per il calcio italiano è palpabile nelle sue parole. Nkunku si dice pronto a scoprire le specificità della Serie A e a sentire il calore dei tifosi.
"Per me è tutto nuovo. Quindi ho bisogno di scoprirlo per me stesso. Sono entusiasta di iniziare a giocare, di sentire l’atmosfera qui perché penso che sia sicuramente diversa dagli altri paesi. Quindi sì, sono felice. Ho parlato un po’ con Maresca. Mi ha raccontato le cose buone dell’Italia e della Serie A. Voglio solo scoprirlo, passo dopo passo. Ora, i giocatori, per il 90% della squadra sono in Nazionale. Ci stiamo allenando e quando torneranno inizierò a conoscerli, ad allenarmi con loro. Abbiamo una partita tra due settimane e penso che ogni partita sia importante. La cosa più importante è essere pronti ad essere in forma e ad essere in grado di competere con il club."
"Qual è il tuo primo ricordo legato al Milan? Una partita? Un giocatore? I miei primi ricordi come giocatori sono Kaká, Ronaldinho, anche Ibrahimovic. Ho giocato con lui nel PSG. Ho giocato anche con Thiago Silva. Ho giocato con lui nel PSG e nel Chelsea. Ho parlato con Thiago Silva ed era felice che venissi in questo club".
Non poteva mancare un ulteriore riferimento a Zlatan Ibrahimovic, una figura che ha segnato profondamente la carriera di Nkunku.
VIENNA, AUSTRIA - JULY 12: Christopher Nkunku of Paris Saint-Germain controls the ball during the Friendly Match between Wiener Sportklub and Paris Saint-Germain at Sportclub Platz on July 12, 2015 in Vienna, Austria. (Photo by Christian Hofer/Getty Images)
Il numero 18 di mister Massimiliano Allegri ha rivelato il prezioso insegnamento ricevuto dallo svedese.
"Una volta hai detto che Ibrahimovic ti ha fatto capire che la sconfitta non è un’opzione. Cosa hai imparato da lui? Avete parlato in questi giorni? Si tratta di avere più energia per vincere, per battere l’avversario. Non per vincere, ma per batterlo. Si può vedere che la sua carriera è basata sulla sua personalità. Penso che mi abbia insegnato ad essere esigente in ogni allenamento, in ogni partita. Questa è la mentalità per avere successo".
Una mentalità che lo spinge a lavorare sodo, anche se la forma fisica non è ancora al top.
“Al momento non sono nella forma migliore, ma lavoro per questo e presto sarò pronto per giocare."
"Come pensi che le tue caratteristiche possano combaciare con quelle degli altri attaccanti del Milan?Penso che sono un giocatore che può adattarsi agli altri.Non sono un giocatore che ha un solo stile di gioco. Sono molto entusiasta di conoscere i miei compagni e di creare una connessione in campo."
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Nkunku ha commentato il suo primo approccio con la squadra, sottolineando l'importanza di integrarsi con tutti, al di là della presenza dei tanti giocatori francesi.
"Ci sono alcuni giocatori francesi in questo Milan.. Maignan, Rabiot, Fofana… Sei felice di giocare con loro anche nel club? Con Maignan e Rabiot che sta arrivando. Li hai sentiti negli scorsi giorni? Sì, tra di noi parliamo. Ci siamo sentiti anche prima di venire qui. Il fatto è che abbiamo molti giocatori francesi, ma la cosa più importante è l’intera squadra. Non solo i giocatori francesi. Ho bisogno di adattarmi a tutti loro. Questo è più facile quando hai un giocatore francese in squadra. Ma, come ho detto, la cosa più importante è essere connessi con tutti i miei compagni di squadra."
Nonostante l'incontro con Leao, con cui ha già avuto modo di parlare, Nkunku non ha un compagno preferito con cui giocare, ma un'ammirazione particolare per un certo centrocampista glorioso.
"Con chi tra i nuovi compagni sei più curioso di giocare? Penso di non avere un giocatore in particolare con cui voglio giocare perché, come ho detto, la cosa più importante è la squadra. Ogni giocatore della squadra ha un ruolo importante da svolgere. Di sicuro, se mi chiedi un giocatore, ti dico forse Luka Modric. Perché non ho mai giocato con lui. Tutti sappiamo quante qualità abbia Luka. E Leao? Sei curioso di giocare con lui? Ci siamo incontrati nello spogliatoio. Parla molto bene il francese, quindi possiamo parlare insieme."
MILAN, ITALY - AUGUST 29: New AC Milan player Christopher Nkunku is seen during his first photoshoot with the club at Casa Milan on August 29, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Giuseppe Cottini/AC Milan via Getty Images)
"La tua ultima partita in Nazionale è stata a San Siro contro l’Italia. Il Milan può rappresentare un’occasione per te per tornare in Nazionale? Si, di sicuro. Penso che per essere in Nazionale è importante fare bene nel club e fare buone prestazioni settimana dopo settimana. Anche questo è l’obiettivo. Ma, prima di tutto, è quello di fare bene con la mia nuova squadra, con i miei compagni e tutto l’ambiente."
MILAN, ITALY - NOVEMBER 17: Christopher Nkunku of France in action during the UEFA Nations League 2024/25 League A Group A2 match between Italy and France at on November 17, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Infine, un tocco personale sull'esultanza che lo ha reso celebre: il palloncino.
"Hai creato un’esultanza particolare gonfiando un palloncino. Sei tu che li compri? O sono altre persone? Ce lo puoi spiegare? L’ho fatto per mio figlio. Una partita, ricordo, stavo guardando le mie foto, e lui giocava con la palla, e ogni volta voleva giocare con la palla. Ma era così piccolo. Non puoi giocare con una palla normale. Quindi ha giocato con questo tipo di palla, e ho pensato: ‘Perché no? Se faccio gol, faccio questa esultanza per lui’. E l’ho fatto. Anche al Milan? Speriamo, prima devo segnare."
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